Attivato il portale per conoscere il nuovo Euro

Le nuove banconote Euro saranno introdotte nel 2013. Tutto è pronto per il grande lancio e ovviamente BCE e BCN stanno pensando alla migliore forma di promozione e comunicazione dei biglietti.

La sicurezza, nonché le caratteristiche e le regole che ruotano intorno alle banconote della nuova serie dell’Euro sono fattori fondamentali, da divulgare correttamente alla popolazione europea.

Per queste ragioni, il comunicato stampa ufficiale rilasciato dalla Banca Centrale Europea e riguardante la serie “Europa” recita:

“Le nuove caratteristiche di sicurezza saranno efficaci soltanto se facilmente riconoscibili dagli utilizzatori. Per conseguire questo obiettivo, nel 2013 la BCe e le BCn dell’eurosistema condurranno in tutta l’area dell’euro una campagna di informazione sulla serie ispirata a europa.Il compito di assistere la BCe è stato assegnato, a seguito di una gara d’appalto pubblica, all’agenzia creativa Havas Worldwide e a Media Planning Group (MPG) del gruppo Havas Media. È attualmente in preparazione una campagna per il lancio della serie “europa” e della nuova banconota da €5 che sarà condotta attraverso vari canali”.

Gli utilizzatori, dunque, devono conoscere e riconoscere le caratteristiche di sicurezza delle banconote della nuova serie. Nel prossimo anno, pertanto, BCE e BCN daranno il via a una campagna di informazione atta alla diffusione dei materiali.

Tre cose da sapere sull’Euro

L’euro è entrato in vigore il I gennaio del 2002, momento dal quale sono passati quasi undici anni. Pian piano la moneta unica è entrata a far parte della nostra vita quotidiana, soppiantando gradualmente le monete precedenti dei diversi paesi.

Se per un primo periodo molti cittadini dei paesi coinvolti nell’introduzione della moneta unica europea si sono sentiti in difficoltà, dopo qualche tempo la situazione si è normalizzata e l‘utilizzo dell’euro è divenuto facile e regolare. Ora abbiamo molta più conoscenza della nostra moneta, ma sicuramente ci sono delle cose ancora da scoprire.

Quelle che trovate di seguito sono tre informazioni interessanti e curiose di cui, quasi sicuramente, non eravate a conoscenza. Le riportiamo in occasione della presentazione di Europa, la nuova serie di euro che entrerà in circolazione nei prossimi anni e che, gradualmente, soppianterà le banconote attualmente in circolo.

Ogni cittadino di ogni paese dell’Unione Europea effettua mediamente tra le 300 e le 400 transazioni in contanti ogni anno.

Se si disponessero in successione tutte le banconote da 5 euro attualmente in circolazione si potrebbe coprire quasi cinque volte la circonferenza del nostro pianeta.

Con le banconote da 5 euro presenti sul mercato nel 2012 si potrebbe coprire la distanza tra la terra e la luna.

Europa: come saranno le nuove banconote da 5 euro

 La motivazione principale al lungo lavoro fatto dalla Banca centrale europea per la creazione di nuove banconote che andranno a sostituire i vecchi euro attualmente in circolazione è l’adeguamento della moneta unica a nuovi standard di sicurezza per proteggere i cittadini dalla contraffazione delle monete.

La progettazione delle nuove banconote è stata affidata, per quanto riguarda la parte grafica, a Reinhold Gerstetter, bozzettista di Berlino e, per la parte tecnica, ad un team di esperti che, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie nella riproduzione delle immagini, è riuscita a creare una serie di banconote che assicurano una continua protezione dei biglietti dalla falsificazione. I tre cambiamenti principali che si potranno vedere sulla prima banconota a entrare in circolazione, quella da 5 euro, sono l’ologramma, la filigrana e il numero.

L’ologramma dei 5 euro della serie Europa

 

L’ologramma con ritratto dei nuovi 5 euro è visibile muovendo la banconota. La striscia argentata rivela il volto della dea greca Europa, lo stesso che si trova sulla filigrana. Sulla striscia è presente anche una finestra e la cifra del valore.

 

 

La filigrana dei 5 euro della serie Europa

 

 

La filigrana delle nuove banconote da 5 euro è visibile se si guarda la banconota in controluce. Così facendo apparirà l’immagine sfumata che mostra il ritratto di Europa, la cifra del valore e una finestra.

 

 

La cifra del valore dei 5 euro della serie Europa

 

La cifra del valore delle nuove banconote da 5 euro è di colore verde smaltato e si può vedere muovendo la banconota. La cifra brillante produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale passando dal verde smeraldo al blu scuro.

 

 

Europa: la nuova serie dell’Euro

Sono passati quasi 11 anni da quando nei paesi dell’Unione Europea è iniziata a circolare l’Euro, la moneta unica che ha permesso di abbattere molte frontiere economiche e culturali. Da quel giorno l’Euro è diventata la moneta corrente di un numero sempre maggiore di paesi (si è passati da 12 del 2002 ai 17 del 2012) e, attualmente, sono 322 milioni le persone che lo usano.

Ora è arrivato il momento di cambiare l’aspetto dell’Euro e Mario Draghi, presidente dalla BCE, nella sua conferenza di Francoforte dell’8 novembre, ha annunciato la nuova serie della moneta unica europea: si chiamerà Europa (dal nome della dea greca) e entrerà in circolo a partire dal prossimo anno.

Il restyling subito dalle banconote si è reso necessario per elevare gli standard di sicurezza contro la contraffazione delle banconote e per renderle più resistenti all’usura.

La prima banconota della nuova serie che entrerà in circolazione è quella da 5 euro – la presentazione ufficiale avverrà il 10 gennaio del 2013 – seguita poi da tutti gli altri tagli delle banconote.

Sarà un processo lungo e graduale che porterà alla sostituzione delle banconote attualmente in circolazione, che, comunque, manterranno il loro corso legale.

La nuova grafica degli Euro della serie Europa, che comunque manterranno i colori e le dimensioni di base, è stata realizzata a Berlino dal bozzettista indipendente Reinhold Gerstetter.

Tutte le informazioni e gli approfondimenti sono contenute nello speciale di Mondo Economia dedicato alla nuova serie dell’Euro:

Europa: come saranno le nuove banconote da 5 euro

Euro. Le caratteristiche e la storia della moneta unica europea.

Produzione e distribuzione dei nuovi euro

Euro, le nuove banconote sono ispirate a Europa

Attivato il portale per conoscere il nuovo Euro

Tre cose da sapere sull’euro

 

Draghi su UE: previsioni peggiori del previsto

 Peggio del previsto in Europa: Mario Draghi parla da Francoforte e mette in luce una situazione ancora molto critica dei paesi dell’Eurozona, che non accennerà a migliorare se non alla fine del 2013.

Le attività economiche dell’Unione Europea restano deboli, con un tasso di inflazione superiore ai due punti percentuali, che potrebbe scendere solo con il nuovo anno. Una situazione ancora difficile, segnata da un trend negativo di crescita e dalle forti pressioni sui prezzi.

Quindi la prospettiva futura dei paesi dell’Eurozona è meno rosea di quanto si fosse previsto in precedenza e, per non mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi a medio termine previsti dalla BCE, si potrebbe anche arrivare ad una revisione al ribasso delle previsioni.

Nonostante ciò, gli sforzi che tutti i paesi stanno facendo, iniziano a dare i primi frutti, soprattutto nei paesi che stanno attraversando un periodo peggiore, paesi in cui le riforme erano necessarie per sanare la situazione lasciata dalle precedenti gestioni.

Tra queste riforme quella più importante è stato il lancio delle Outright monetary transactions (Omt), che sono riuscite a  calmare i mercati, ma che possono ancora fare molto soprattutto per quanto riguarda la situazione del credito.

 

Obama ha un ottimo alleato: Bernanke

Barack Obama può contare su un solido alleato per i prossimi quattro anni del suo mandato presidenziale. Si tratta di Ben Bernanke.

Il suo mandato nella Federal reserve  scade il 31 gennaio del 2014. Ed è salvo. Non sarebbe stato così se avesse vinto Romney. La poltrona di Bernanke molto probabilmente sarebbe saltata vista la poca simpatia che scorre tra lui e il candidato repubblicano. Una antipatia che quest’ultimo ha più volte evidenziato durante la sua campagna elettorale. Molte sono le volte in cui ha fatto chiaramente riferimenti a Bernanke, con l’intenzione di volerlo destituire dal suo incarico prima del tempo una volta entrato nella Stanza Ovale. Così non è stato. La storia ha detto per la seconda volta “Obama” e il governatore è a cavallo.

Il Presidente della Banca Centrale Americana, pertanto, rimane in carica ed è pronto ad aiutare Obama nello sviluppo del suo programma economico. In primo luogo l’esigenza è quella di ridurre il tasso di disoccupazione. La Fed proverà ancora ad allentare la pressione monetaria così da far crescere l’economia e diminuire il numero di coloro che sono al momento senza un lavoro.

E dal 2014? Spetterà ad Obama nominare il futuro Presidente della Banca Centrale, cosa che probabilmente avverrà nel prossimo autunno.

 

Bilancio Stati: è scontro Merkel – Cameron

 
Angela Merkel ha delle richieste precise per il Parlamento Europeo e riguardano il rafforzamento dei poteri dell’UE:
“Bisogna Immaginare di andare oltre quanto stabilito per le politiche di bilancio per prevedere diritti di intervento a livello europeo sui bilanci nazionali qualora non vengano rispettati gli obiettivi concordati”.
La cancelliera tedesca insiste su alcuni punti importanti, quali ad esempio un miglior coordinamento delle politiche economiche, le quali devono essere migliorate per accrescere il livello di competitività. Come? La Merkel ha un’idea:
“Procedure per concordare in modo differenziato impegni di riforma tra gli stati e la commissione europea. Di certo, però, non ci sarà un’Europa a due velocità, l’Ue è un aggregato solido e resistente”.
Ecco dunque la ricetta per migliorare le istituzioni dell’Eurozona:
 “Devono essere rafforzate per correggere le faglie evidenziatesi nell’unione monetaria”.

I terreni sui quali puntare sono:

– la creazione di nuove regole ad hoc per i mercati finanziari con una vigilanza bancaria unificata e più efficace;

– la creazione di piani di bilancio concordati tra gli stati;

– la costruzione di una politica economica comune perch.

Sostiene la Merkel:

“Oggi manca coordinamento sufficiente e vincolante, non c’è possibilità di orientare le politiche nazionali sulla competitività”;

Immediata la risposta del premier ingelse Cameron che trova “ridicola” la proposta di creare dei piani di bilancio ed è pronto a manifestare il suo dissenso nei confronti dell’Ue.

 

Economia tedesca: gli effetti della crisi

 I dati dell’economia tedesca parlano chiaro: la crisi potrebbe arrivare anche in Germania, anzi, stando alle ultime analisi sui dati economici di settembre, la crisi ha già iniziato a farsi sentire, come già preannunciato da Mario Draghi.

Un duro colpo per la cancelliera Angela Merkel, che fino ad ora si è sentita al riparo dagli effetti devastanti che la crisi ha avuto sull’Europa. Ma in un sistema unificato, con una moneta unica, e con un’economia aperta come quella che si ha in Germania, il contraccolpo doveva prima o poi arrivare.

Ed è stato il mese di settembre a mettere in evidenza questa situazione: la produzione dell’industria è scesa dell’1,8% e le esportazioni hanno subito una contrazione del 2,5% rispetto al mese precedente. Sono proprio le esportazioni il punto fermo dell’economia tedesca, e neanche gli analisti si aspettavano questi dati – le previsioni si erano attestate su 1,5% – che rappresentano la contrazione più forte  dal dicembre dello scorso anno.

In calo anche le importazioni, anche se in maniera minore -1,6% rispetto a settembre. Anche in questo caso però si tratta si dati che vanno ben oltre quelli preventivati (0,1%).

A conti fatti, il 2012 si potrebbe concludere per la Germania con un aumento del PIL di solo 0,8 percentuali, una percentuale nettamente inferiore rispetto a quella del 2011.

 

 

Grecia, approvato il pacchetto Austerity

La Grecia ha approvato le richieste dell’Europa fondamentali al fine di sbloccare i prestiti internazionali. Si tratta pertanto di un passo fondamentale per tentare di salvare l’economia e rimanere attaccati al treno dell’Unione Europea. Il pacchetto sull’Austerity è passato con il beneplacito dei socialisti e dei conservatori. Una doppia benedizione. Ora i tagli sono decisi e saranno di circa 15 miliardi di euro.

Nella notte, dopo l’approvazione della manovra, ad Atene in piazza è scoppiata una dura rivolta nei confronti del Governo Samaras. La gente non gradisce i tagli e la scelta di accettare le condizioni dell’UE. Ma per il Governo, evidentemente, è troppo importante, in questo momento, rimanere all’interno dell’Eurozona.

Centomila in rivolta: Nelle piazze si è dunque scatenata una vera e propria guerriglia urbana a base di lacrimogeni, molotov e cannoni ad acqua. La polizia ha caricato sui ribelli, faticando a contenere la rabbia di quanti hanno protestato. Il tutto è avvenuto in Piazza Syntagma, nel centro di Atene, dove centomila greci hanno manifestato il proprio dissenso con vigore sotto una pioggia battente. Non poteva essere altrimenti, dal momento che il loro è un Paese in ginocchio e nessuno riesce più ad andare avanti dignitosamente. Prosegue intanto lo sciopero generale, che da due giorni ha letteralmente bloccato le città.

Il presente della Grecia, dunque, si chiama Austerity. I prestiti possono ora essere elargiti come promesso dalla troika (triumvirato formato da Ue-Bce-Fmi). Gli aiuti riguardano una tranche da 31,5 miliardi di euro.

 

Obama, l’euforia è già finita. Fitch e Moody’s incalza sul ‘Fiscal Cliff’

A distanza di poco più di 24 ore dal successo della rielezione di Barack Obama, accolto in modo favorevole in molte parti del mondo, la sbornia, i caroselli e le feste sono già finiti. Il Presidente deve mettersi subito a lavoro perché le notizie economiche delle ultime ore provocano ansia, preoccupano e angosciano intere Nazioni.

Così, l’America si risveglia dal sogno di Obama, dal “Yes we can” trasformato in “Il meglio deve ancora venire”. Come? In maniera brusca.  Le agenzie di rating Fitch e Moody’s non hanno perso tempo per mettere il dito nella piaga. Il Presidente, dunque, deve abbandonare quanto prima champagne e tartine. Le due agenzie avvertono l’uomo della stanza ovale sull’incalzare di un problema chiamato Fiscal cliff. Due parole che potremmo tradurre con i sostantivi precipizio e burrone. Con un debito pubblico spaventoso fatto di numeri difficili da leggere tutti insieme (16.190.979.268.766,67 $) non c’è tempo da perdere.

Fitch e Moody’s sono chiare, bisogna risolvere rapidamente la questione del “Fiscal cliff” e del debito pubblico. Se ciò non dovesse avvenire in tempi rapidi, nel 2013 gli Stati Uniti rischiano di ricevere un downgrade.

L’era di Barack Obama secondo inizia in salita con una sfida da vincere assolutamente. Il Presidente deve considerare inoltre il fatto che Senato e Camera sono spaccati, con il primo in mano ai democratici e la seconda a favore dei repubblicani.

Quali sono, dunque, gli effetti che spaventano la Casa Bianca? Tripla A a rischio e diminuzione del Pil