Cedolare secca: chi può usufruire dell’aliquota al 10%?

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 La cedolare secca è un regime fiscale agevolato di cui possono usufruire tutti i proprietari di immobili concessi in locazione (sia ad uso abitativo che non) che prevede il pagamento di un’unica imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali.

Si tratta di un regime fiscale molto conveniente e facoltativo che, in questi ultimi giorni di grandi stravolgimenti in ambito politico, è stato reso ancora più conveniente con l’abbassamento dell’aliquota al 10%. Ma non tutti potranno usufruire di questa ulteriore agevolazione.

Dalla sua introduzione e fino allo scorso anno il regime di cedolare secca prevedeva l’applicazione di due differenti aliquote: una al 15% per chi sceglieva il contratto di locazione a canone concordato e una al 21% per gli altri tipi di contratti di locazione. Con il piano casa del Governo Renzi è stata modificata solo la prima aliquota, quella per il canone concordato, che è stata portata al 10%, mentre è rimasta invariata quella al 21%.

Quindi, potranno accedere alla agevolazione solo coloro che hanno scelto il canone concordato – lo sconto inoltre di attiverà in modo automatico – ma ci sono anche delle altre condizioni per potervi accedere. Le elenchiamo di seguito.

Le condizioni per usufruire della cedolare secca al 10%

  • il proprietario deve essere una persona fisica titolare del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento
  • l’immobile non deve essere locato nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni
  • l’immobile deve essere accatastato nelle categorie da A1 a A11, esclusa l’A10 
  • il contratto di locazione a canone concordato deve essere stipulato in uno dei comuni ad alta densità abitativa
  • il canone concordato deve essere tra il minimo e il massimo stabilito dagli accordi tra i sindacati degli inquilini e quelli dei proprietari.

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