Chi pagherà di più con la Tasi senza modifiche o detrazioni

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 Che la Tasi, la nuova tassa sui servizi che insieme alla Tari costituisce una delle componenti della Trise, fosse meno economica della vecchia IMU, si era ipotizzato già da tempo. Ma ora anche il Governo sembra tornare sui suoi passi e rivedere le metodologie di applicazione della nuova imposta, in modo che non gravi troppo sulle spalle dei cittadini, o meglio, non più del passato. 

Arrivano le prime modifiche alla Legge di Stabilità su Tasi e detrazioni

Il Governo sta quindi valutando di introdurre delle detrazioni alla Tasi. Ma se la Tasi dovesse essere approvata così come è, senza modifiche né detrazioni fiscali, quali sarebbero le categorie di persone, di reddito, più colpite dalla’imposizione del nuovo tributo?

Le ipotesi di modifica della Tasi allo studio del Governo

Ecco che cosa dicono le simulazioni. La nuova Tasi sembra infatti penalizzare i possessori di case con rendite catastali basse, ubicate in comuni di dimensioni medio – piccole, oppure, in generale tutti quei possessori che si troveranno ad avere immobili in comuni in stato di dissesto finanziario, i cui sindaci molto probabilmente utilizzeranno le aliquote più alte per far quadrare i conti di bilancio.

Saranno colpiti poi i proprietari che in passato riuscivano ad azzerare gli importi IMU con le detrazioni per la prima casa, circa due milioni di persone, che non potranno più usufruire di alcuna detrazione, poiché, formalmente la Tasi è una imposta sui servizi.

Se dunque la Tasi dovesse essere approvata senza l’applicazione di alcuna modifica e senza l’aggiunta di alcuna possibilità di detrazione, la platea degli scontenti potrebbe diventare numerosa.

 

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