Come si trovano i soldi per abolire l’IMU

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 Ridurre le tasse e rilanciare l’economia. Non è uno slogan, ormai questa frase somiglia sempre di più ad un imperativo. E se si chiede ad associazioni di consumatori ed esperti, qual è la tassa da abolire prima di tutto, il riferimento è sempre all’IMU. L’imposta municipale sugli immobili, quanto ad antipatia, in Italia sembra seconda soltanto al canone RAI.

Anche il Codacons, di recente, ha pensato ad una soluzione per trovare i soldi necessari all’abolizione dell’IMU. La tassa in questione, infatti, per quanto mal sopportata, porta moltissimi soldi nelle casse dello Stato, un tesoretto cui pochi sono disposti a rinunciare. L’interlocutore cui si rivolge il Codacons è il Premier Enrico Letta.

Il documenti di Saccomanni sull’IMU

La proposta del Codacons è la seguente: si chiede di revocare gli aiuti economici messi in campo per aiutare il Monte dei Paschi di Siena ed evitare il fallimento di questa banca. Quelli che tutti conoscono come Monti-bond potrebbero essere usati come tesoro per l’abolizione dell’imposta sugli immobili.

I danni economici della caduta del governo

In effetti i Monti-bond hanno un valore complessivo di 4 miliardi di euro, esattamente equivalente ai soldi che il governo Letta ha detto essere necessari per l’abolizione dell’IMU. Nella pratica, questa soluzione è poco praticabile perché i soldi già erogati sono difficili da recuperare. Si potrebbe modificare il piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi ma non sembra una strada che il governo vuol percorrere.

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