Il primo mese del 2013 non ha portato nessun miglioramento per gli italiani: i consumi hanno continuato a scendere, facendo segnare un – 0,5 % rispetto al mese precedente e un – 3 % su base annua, ovvero rispetto al gennaio dello scorso anno.Inoltre, l’analisi dell’Istat mostra anche un altro dato che fa riflettere: per la prima volta sono in netto calo anche i consumi alimentari (- 0,6 % su base mensile e – 2,3% su base annua), che sono andati peggio di quelli non alimentari (- 0,4 % ย e – 3,3 % su base annua), e sta cedendo anche l’ultima barricata di resistenza alla crisi: i discount alimentari, che perdono loย 0,2%.
Il calo delle vendite dei prodotti alimentari interessa tutte le diverse forme di distribuzione: per la grande distribuzione il calo รจ stato del 2,3%, mentre perย le imprese operanti su piccole superfici la perdita si attesta al 3,5%.
I nuovi dati dell’Istat sono stati adeguati agli indici di riferimento delle vendite al dettaglio aggiornate al 2010 e tengono anche conto dell’andamento dell’inflazione: le percentuali comunicate dell’Istat, in questo modo, fotografano in maniera molto precisa la drammaticitร delle situazione economica degli italiani che, davvero, non possono piรน permettersi di acquistare cibo.
โบย Calano consumi e occupazione nel settore alimentare
Infatti, se il crollo delle vendite dei supermercati tradizionali poteva essere anche imputato ad una scelta al risparmio degli italiani, il fatto che le vendite stiano calando anche per i discount mostra che la crisi dei prodotti alimentari รจ ormai strutturale.