Consumi fermi a ottobre

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Secondo le rilevazioni effettuate dalla Confcommercio, la variazione nulla fatta registrare dall’indicatore dei consumi durante il mese di ottobre proviene da una flessione pari allo 0,2% della domanda per la componente inerente ai servizi e da una stasi della componente relativa ai beni.

Il comparto, dunque, continua a suscitare preoccupazioni. Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, l’unico incremento che si registra in confronto a settembre, concerne i beni e servizi per la mobilità (+0,9%) successivamente al consolidamento della ripresa della domanda di automobili da parte delle famiglie; la spesa per alimentari e tabacchi e per i beni e servizi per la cura della persona segnalano stabilità.

Una riduzione alquanto significativa ha interessato, anche nel mese di ottobre, i beni e servizi ricreativi (-0,6%), per effetto di una frenata molto decisa della spesa per beni e servizi d’intrattenimento. La spesa si riduce in misura modesta anche per alberghi, pasti e consumazioni fuori casa (-0,1%), per abbigliamento e calzature (-0,1%) e per i beni e servizi per le comunicazioni (-0,1%).

Riguardo alla dinamica tendenziale dell’indice di ottobre, lo studio rileva che mostra una diminuzione dello 0,5%, piu’ accentuata rispetto a quanto rilevato nel mese precedente. Spiega la Confcommercio:

Questo risultato sintetizza un calo significativo dell’1,4% della domanda relativa ai servizi e una stasi della spesa per i beni. Ad ottobre 2014, le uniche variazioni positive, su base annua, si osservano per i beni ed i servizi per la mobilita’ (+3,3%) influenzati dall’incremento delle vendite di auto ai privati, e per i beni e servizi per le comunicazioni (+2,5%). Un’accentuata riduzione dei consumi ha interessato gli alberghi, pasti e consumi fuori casa (-1,6%), mentre per quasi tutti gli altri capitoli di spesa si rilevano, su base annua, diminuzioni attorno all’1,0%.

 

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