Conti deposito, i migliori al 30 novembre

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 Gli investitori continuano a propendere per i conti deposito anche se l’imposta di bollo è aumentata, passando dallo 0,10% allo 0,15% annuo voluta dall’ex governo Monti, e oggi, con la nuova Legge di Stabilità dallo 0,15% allo 0,20%, sulle somme depositate, con un minimo di 34,2 euro. Sono ritenuti prodotti sicuri, in quanto assicurati dal fondo interbancario di tutela dei depositi, e capaci di garantire rendimenti.

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Non sono tante tra le banche italiane quelle capaci ad offrire ai propri clienti l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo, di cui spesso se ne fanno carico e, stando alle prime voci, nel 2014 si faranno carico dell’imposta Conto deposito ING Direct, Rendimax Banca IFIS, Eurodeposit PrivatBank, YouBanking del Banco Popolare, BccForWeb della Banca di Credito Cooperativo, IW Power Special di IW Bank, SiConto di Banca Sistema, e Conto Deposito Banca Findomestic.

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I conti deposito sono di due tipologie, i liberi e vincolati. I liberi consentono di avere l’immediata disponibilità del denaro depositato in ogni momento. Quelli vincolati consentono di ritirare i propri risparmi solo alla scadenza del periodo di vincolo, da 1 a 36 mesi, ma danno rendimenti più alti e crescenti in base ai mesi di vincolo stabiliti rispetto ai conti deposito liberi. Se si ha bisogno di liquidità prima della scadenza devono essere tenute in conto le penali.  Spesso, non è sono previste dalle banche spese di apertura chiusura o di gestione per i conti deposito, ma bisogna stare attenti alla tassazione che influenza il tasso di rendimento effettivo in quanto gli interessi attivi sono soggetti a una ritenuta fiscale del 20%.

 

 

 

 

 

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