Beffa Imu, a gennaio potrebbe raddoppiare

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 L’eliminazione della seconda rata Imu rischia di diventare l’ennesima beffa del governo Letta. A dicembre si paga il conguaglio Imu inerente al primo semestre 2013, a gennaio si paga il 40% della differenza fra l’aliquota minima e quella imposta dal Comune di appartenenza quindi gran parte degli italiani invece di non pagare quest’anno la tassa sulla casa, rischiano di doverla pagare due volte, il 16 dicembre e il 16 gennaio.

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A rischiare i doppi pagamenti, come evidenziato dal Sole 24 Ore sono anziani in casa di riposo e italiani residenti all’estero: “Anzitutto, l’articolo 13 del Dl 201/2011 consente ai Comuni di assimilare all’abitazione principale il fabbricato non affittato e posseduto da anziani o disabili con residenza nel luogo di ricovero o da cittadini italiani residenti all’estero.

Se per il 2013 (Dl 133/2013) è prevista l’equiparazione, i contribuenti dovranno pagare, entro il 16 gennaio, il 40% dell’eventuale differenza tra l’imposta calcolata con aliquote e detrazioni vigenti nel 2013 e quella con aliquote e detrazioni di base (aliquota 4 per mille, detrazione di 200 euro oltre quella di 50 euro per ogni figlio under 26).

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Potrebbe essere accaduto che il Comune, nel 2013, abbia cancellato l’assimilazione operante nel 2012. Così i contribuenti si troveranno a dover versare (senza sanzioni) la prima rata (che avevano omesso legittimamente in caso di modifica regolamentare successiva al 17 giugno) oltre, naturalmente, al saldo. Tutto entro il 16 dicembre.

Potrebbe anche essere accaduto il contrario, ossia che il Comune abbia deciso di introdurre l’assimilazione nel 2013. In tal caso il contribuente avrà diritto alla restituzione di quanto pagato in acconto”.

 

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