Potere acquisto delle famiglie in picchiata

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 Il bilancio sociale dell’Inps ha rilevato un crollo del potere d’acquisto delle famiglie. Nel 2012, anno “tra i più critici” per l’economia e la società italiana, i redditi delle famiglie ne hanno risentito in “maniera rilevante”. I redditi sono diminuiti del 2% in termini monetari, è in termini di potere d`acquisto la caduta di 4,9 punti.

Il 45,2% dei pensionati pari a 7,2 milioni di persone, ha un assegno mensile sotto i 1.000 euro e il 14,3% al di sotto di 500 euro per una spesa annua complessiva di 54,7 miliardi di euro pari al 20,9% del totale della spesa pensionistica.

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Sempre nel 2012 secondo quanto emerge dal bilancio sociale Inps, i dipendenti pubblici sono diminuiti, a causa del blocco del turnover e dei numerosi pensionamenti di 130.000 unità (-4%) passando da 3,23 milioni a 3,1 milioni. Le entrate contributive ex Inpdap diminuite di 4,78 miliardi (-8,2%).

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La riforma Fornero sulle pensioni ha “radicalmente modificato” il sistema e prodotto un “freno ai nuovi pensionamenti”. In ambito previdenziale si registrano 629.774 nuovi trattamenti, considerando anche le nuove pensioni ex Inpdap ed ex Enpals, con un calo complessivo del 7,4% rispetto al 2011. Il numero delle nuove prestazioni assistenziali (516.566) è invece salito del 21,8% .
Il bilancio 2012 dell’Inps si chiude con un disavanzo complessivo di 9,8 miliardi. Tale disavanzo è stato prodotto da un aumento delle uscite pari a oltre 17 miliardi dovuto anche all’incorporazione dell’ex Inpdap.  Il totale delle uscite ammontano a circa 392 miliardi e, di queste, le prestazioni istituzionali, pari a 296 miliardi, coprono il 75 % circa di tutte le uscite.

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