Investire bene comprando a prezzi più bassi

 A parte il settore in cui si sceglie di investire, cercare di acquistare quando nessuno compra è un buon metodo. In questo modo si può negoziare maggiormente sul prezzo e comprare a prezzi più bassi facendo degli affari. Il settore potrebbe riprendersi, e per questo è importante considerare quelli che hanno una prospettiva, e l’investimento rendere in futuro con l’aumento del prezzo.

 

► Come investire in materie prime

 

Ad esempio, nel settore immobiliare è bene acquistare le proprietà quando c’è un gran numero di case in vendita in rapporto al numero di potenziali acquirenti. Quando le persone hanno un disperato bisogno di vendere si dispone di maggiore spazio per la negoziazione, è questo è utile soprattutto se si prevede che l’investimento pagherà in futuro. In Italia la situazione è di questo tipo, con il mercato immobiliare in crisi e i prezzi delle vendite delle case in ribasso. Ci sono i primi segnali di ripresa e quindi potrebbe essere un investimento buono quello di comprare in questo periodo.

Un’alternativa all’acquisto a prezzo basso, perché in alcuni casi si potrebbe non avere certezza che il prezzo sia basso, è quella di acquistare a un prezzo ragionevole e vendere a un prezzo alto. L’importante è considerare se l’immobile o l’azione hanno una prospettiva di crescita.

In effetti, parlando di azioni, quando un titolo è “a buon mercato” c’è sempre una ragione. Le azioni non scendono di prezzo come le case. Le azioni tipicamente calano di prezzo quando c’è un problema con la società, mentre le case scendono di prezzo non perché c’è un problema con la casa, ma perché c’è una mancanza di domanda complessiva di abitazioni. Quando l’intero mercato scende, tuttavia, è possibile trovare alcune azioni che calano semplicemente a causa di un complessivo periodo di “svendita”. Per trovare queste buone occasioni si devono fare ampie valutazioni. L’obiettivo è di cercare di acquistare a un prezzo scontato quando la valutazione della società mostra che il prezzo delle azioni dovrebbe essere più alto.

Tredicesime avare, non addolciranno il Natale

 Pensionati e lavoratori dipendenti percepiranno 37 miliardi, ma 9,5 rientreranno allo Stato, e non ci saranno scatti rispetto al 2012. L’economia italiana, e quella europea dovrà anche fare i conti con la deflazione, un abbassamento dei prezzi che non porterà benefici ai consumatori. Il potere d’acquisto reale delle famiglie rimane fermo.

Per Confesercenti le spese di Natale saliranno rispetto allo scorso anno

 In Italia le difficoltà economiche sono ancora presenti e si sentono tra i cittadini, ma in questo Natale le spese sono in crescita rispetto allo scorso anno. Gli italiani sono alle prese con i regali di Natale e anche quest’anno dovranno limitare gli acquisti perché la tredicesima servirà soprattutto per pagare conti in sospeso e tasse. Per Confesercenti, c’è però una crescita del numero di italiani che questo Natale spenderanno di più dell’anno scorso quantificata in 5,4 milioni di persone.
Il Natale e i regali sono un rito a cui gli italiani difficilmente si sottraggono. Gli italiani spenderanno in media 170 euro per i regali secondo i dati di Confesercenti che arrivano dal sondaggio commissionato a Swg. Gli italiani che spenderanno di più rispetto al 2012 sono quindi il 12%, la prima crescita dal 2010 che potrebbe testimoniare una maggiore fiducia anche se la situazione economica non è ancora vista con grande tranquillità. Di contro gli italiani che hanno dichiarato di volere spendere meno sono in diminuzione passando dal 64% al 57%. Certo il fatto che circa un italiano su due abbia dichiarato di volere spendere meno del 2012 non è un dato che mostra una economia stabile, ma la diminuzione del dato può significare una ripresa anche di fiducia nel futuro.
Da una parte, quindi, la crisi economica, ma dall’altra la voglia di fare i regali anche se limitati e meno importanti. I dati di Swg-Confesercenti di mostrano che si risparmierà per i regali a se stessi dal 15% al 16% e per quelli al partner dal 5% al 6%. E si risparmierà anche per i regali ai bambini dall’8% al 9%. Per i regali agli amici cercherà di risparmiare il 14% degli italiani e per quelli ai parenti il 16%.
Crescono gli acquisti via internet che è utilizzato dal 21% degli italiani. La crescita rispetto al precedente anno è del 5%. In crescita anche gli acquisti nei piccoli negozi e nei mercatini, un dato che non si vedeva dal 2010.

Potere acquisto delle famiglie in picchiata

 Il bilancio sociale dell’Inps ha rilevato un crollo del potere d’acquisto delle famiglie. Nel 2012, anno “tra i più critici” per l’economia e la società italiana, i redditi delle famiglie ne hanno risentito in “maniera rilevante”. I redditi sono diminuiti del 2% in termini monetari, è in termini di potere d`acquisto la caduta di 4,9 punti.

Casa, nuove regole sull’imposta di registro

 La tassazione sull’acquisto degli immobili, a partire dal 1 gennaio 2014 sarà del tutto stravolta per una serie di provvedimenti entrati in vigore in incluso il “decreto istruzione”. Ecco di seguito come cambiano gli importi e le percentuali per l’acquisto della prima casa.