Cosa cambia con l’economia circolare alla società?

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Cosa dovrebbe cambiare alla società con l’economia circolare. In questo momento i tempi non sono ancora maturi per fare previsioni rispetto al nostro Paese. Quel che possiamo dire è che si creerebbero dei posti di lavoro e si vivrebbe in una società più sostenibile nel tempo. 

Abbiamo spiegato la portata rivoluzionaria dell’economia circolare che reintegra tutti i materiali usati produzione, assorbendoli nella biosfera se biodegradabili, oppure reinserendoli quando si parla di materiali tecnici.

> Che cos’è l’economia circolare – il video

Ci siamo anche soffermati sulle caratteristiche del prodotto dell’economia circolare che deve essere progettato pensando di durare nel tempo il più a lungo possibile.

> Com’è fatto il prodotto dell’economia circolare.

Adesso quindi non resta che chiedersi ma conviene davvero?La risposta l’ha data anche Il Post spiegando che l’economia circolare attiva un circolo virtuoso e come tale riesce a valorizzare gli scarti e reintrodurli per un nuovo uso. Succede per i vestiti ma deve succedere per ogni genere di prodotto, ma prima deve diventare conveniente.

Per diventare un modello realizzabile e dominante l’economia circolare dovrebbe naturalmente garantire ai diversi soggetti economici una redditività almeno pari a quella attuale: non basta che sia “buona”, deve diventare conveniente. Gli incentivi a produrre sul modello di un’economia circolare sarebbero essenzialmente due: un risparmio sui costi di produzione e l’acquisizione di un vantaggio competitivo (un consumatore preferisce acquistare un prodotto di consumo circolare piuttosto che lineare). Prolungare l’uso produttivo dei materiali, riutilizzarli e aumentarne l’efficienza servirebbe a rafforzare la competitività, a ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di gas e a creare nuovi posti di lavoro: l’UE, facendo le sue proposte sul riciclaggio, ha stimato che nei paesi membri ne sarebbero creati 580 mila.

 

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