Cosa ha pensato Letta per i giovani disoccupati

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 L’Italia non ha soltanto bisogno di un governo di unità nazionale, di un patto per la crescita e via dicendo ma ha bisogno che la stabilità politica si traduca in riforme, in interventi strutturali per risollevare l’economia del paese. Senz’altro la scelta d’insistere sul mercato del lavoro dovrebbe premiare l’Italia.

La CIG in deroga non ancora finanziata

Il governo Letta, infatti, ha già dato il via ad una serie di misure per l’occupazione giovanile che già domani dovrebbero essere discusse nel Consiglio dei Ministri. I soldi a disposizione non sono tantissimi, visto che è stato pensato di mettere sul piatto della bilancia soltanto un miliardo di euro.

I giovani credono nel lavoro in Italia

Il fondo in questione, comunque, sarà sufficiente per alleggerire il peso della ripresa economica. Sul paese, infatti, gravano già i costi della cassa integrazione, l’immobilità delle aziende che assumono sempre meno personale, laddove non hanno provveduto alla razionalizzazione del personale e la persistenza dei salari molto bassi.

L’obiettivo, in termini pratici, è sfruttare questo “tesoro” per creare immediatamente 70 mila posti di lavoro per i giovani ed in particolare per coloro che non hanno ancora compiuto 30 anni. Ci saranno dunque 500 milioni di euro per defiscalizzare l’assunzione dei giovani, più 100 milioni di euro per finanziare l’autoimprenditorialità, più 200 milioni per chi offrirà stage e tirocini e infine 25 milioni di euro per le nuove cooperative formate da giovani e attive nei settori dei beni culturali e dei servizi alla persona.

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