Cosa sostiene la teoria del mercato efficiente

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 Per sapere in ogni momento come comportarsi e come reagire nel mercato che cambia, è bene avere a mente alcune teorie economiche corroborate da anni di esperienza nel settore finanziario. Una delle teorie di cui recentemente si sente parlare è quella del mercato efficiente, elaborata da Eugene Fama, un ricercatore americano.

Secondo Fama, le agenzie di brokeraggio, per condurre i loro studi economici a livello micro e macro, hanno la necessità di disporre di un numero di risorse superiore a quelle presenti sul mercato e per questo gli analisti utilizzano un portafoglio di titoli generico con un livello di rischiosità analogo a quello da analizzare.

La teoria del prospetto

L’analista, però, così facendo, agevola il mercato e fa in modo che questo sia sempre efficiente. Tutti gli investitori che hanno un portafoglio precostituito di titoli, traggono vantaggio dalla situazione. Se poi i trader si spostano in massa verso i vantaggi offerti dal mercato efficiente, questi vantaggi scompaiono e si deve ripartire da zero.

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Enunciato il funzionamento della teoria, è chiaro che chi vuole trarne beneficio deve scoprire l’efficacia della valutazione e monitorare l’evoluzione delle condizioni macro-economiche sia nei contesti nazionali, sia negli scenari internazionali. Sicuramente il livello di circolazione delle informazioni può fare la differenza.

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