Dati Confcommercio su redditi e consumi

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 Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, ha presentato ieri in conferenza stampa i dati relativi all’andamento dei redditi e dei consumi del 2012, portando sul banco una serie di numeri e cifre che danno l’idea di quanto la crisi economica mondiale abbia pesato sulla situazione delle famiglie italiane.

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Lo studio, fatto in occasione della Giornata di mobilitazione nazionale in programma per il prossimo 28 gennaio, evidenzia una flessione dei consumi pro-capite del 4,4%, accompagnata da una diminuzione del reddito personale individuale pari al 4,8% rispetto al 2011.

Trasformando in numeri reali le percentuali, si ottiene che nel 2012 i consumi reali pro-capite sono stati di 15.920 euro (nel 2011 la cifra era di 16.654 euro) e il reddito disponibile è sceso dai 18.216 euro del 2011 ai 17.337 euro del 2012.

Pignoramenti record nel 2012

Secondo la Confcommercio, contrariamente, peraltro, a quanto detto da altre istituzioni, la situazione tenderà a peggiorare nel corso del 2013, con una ulteriore flessione dei consumi pari all’1,4% pro-capite. Una flessione che riporterà i consumi ai livelli del 1998. Peggiori le stime per il reddito pro-capite, che, secondo la Confcommercio, tornerà ai livelli di 27 anni fa.

A preoccupare anche la situazione delle aziende, che nel 2012 hanno avuto un tasso di mortalità a livelli record: si parla della chiusura di una azienda al minuto nel corso del 2012.

 

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