Il debito pubblico italiano a rischio se il Pil non si risveglia

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 Il capo del Tesoro, il ministro Pier Carlo  Padoan ha dovuto ammettere che se la crescita economica in Italia continuerà a rimanere così troppo debole, sarà davvero molto difficile ed improbabile che i livelli ormai troppo elevati del debito pubblico italiano possano riuscire realmente a scendere.

In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore il ministro dell’Economia, e ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan ha tenuto anche a ribadire la forte ed urgente necessità di concordare un pcchetto di riforme in Europa al fine di  sostenere la crescita. “La flessibilità – ha detto il ministro Pier Carlo Padoan – c’è, è sbagliato parlare di nuove regole”.

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Quali potrebbero essere le linee guida per riuscire a creare nuova occupazione e riuscire a rilanciare la ripresa? Sono tre i pilastri che sono stati indicati dal ministro Pier Carlo Padoan tra le priorità del semestre di presidenza italiana: le riforme strutturali (“che deve fare anche la Germania”), una più grande integrazione dei mercati e gli investimenti.

La giornata fondamentale sarà sicuramente l’8 luglio, data in cui si terrà l’Ecofin. Le regole che sono in vigore al momento in Europa sono definite dall’ex eonomista dell’Ocse soltanto “sufficienti”.

Sulle stime negative del Pil italiano il ministro dell’Economia, e ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan ha dovuto ammettere  che se dovesse restare così debole “ci saranno problemi per i conti pubblici”. In ogni caso ha ribadito l’esclusione però di una nuova manovra. Al  giornalista che gli chiede “questo significa che dobbiamo mettere in conto una manovra correttiva”, la risposta è un secco no.

 

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