Le detrazioni previste per gli inquilini a basso reddito

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 Nuove modifiche sul Dl casa: è stato bloccato dalla commissione Bilancio l’emendamento al decreto legge casa sugli sgravi per gli affitti. Sono stati approvati molti emendamenti, l’abolizione al 4 per mille dell’Imu sugli affitti coperti da detrazioni Tasi, l’ampliamento della cedolare secca al 10% anche ai Comuni colpiti da calamità naturali. In discussione anche la possibilità di detrarre le spese per acquisto di mobili anche al di sopra delle spese sostenute per le ristrutturazioni.

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Sono possibili le detrazioni per gli inquilini a basso reddito che pagano per la casa di abitazione un affitto annuo che supera del 14% il reddito imponibile. Benefici per gli inquilini che denunciano il pagamento di affitti in nero fino al 31 dicembre 2015. Non dovrà essere pagata alcuna imposta registro da versare all’Agenzia delle Entrate se inquilino e proprietario sono d’accordo per ridurre il canone d’affitto, l’imposta di registro per l’iscrizione all’agenzia delle entrate non si dovrà pagare; potranno essere venduti appartamenti Iacp solo agli inquilini. Chiarimenti arrivano, sulle spese di casa che dovranno essere divise, da quest’anno, per proprietari e inquilini.

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I costi delle utenze, come luce, gas, acqua, restano agli inquilini, e le spese di ordinaria manutenzione, installazione di allarmi e citofoni, o manutenzione degli ascensori spettano al proprietario come l’adeguamento dei vari impianti o la sostituzione di pavimenti e rivestimenti. La novità di quest’anno è la Tassi, che dovrà essere pagata da proprietari e nella misura del 10 o 30%, in base a quanto stabilito dal Comune di residenza, anche dagli inquilini.

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