Editoria, L’Unità potrebbe essere a rischio di chiusura

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 La Nie è in liquidazione e l’Unità non ha più un editore. L’assemblea dei soci ha votato per la chiusura della società che da più di dieci anni pubblica il quotidiano del Pd.

Ma stando a ilfattoquotidiano.it ci sarebbe un editore in trattative da settimane e disposto a creare una nuova casa editrice per la testata, con l’attuale azionista di maggioranza al 51% Matteo Fago e con Maurizio Mian al 18%. Si tratterebbe di Pessina Costruzioni, società guidata da Massimo Pessina.

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Dopo mesi di inutili trattative da parte dei soci della Nie per trovare un accordo su come risollevare il giornale, Fago ha pronunciato la sua accusa: “Risale, ormai, ad un anno e mezzo fa il mio ingresso nel capitale della Nie, prima come semplice azionista-sostenitore per evitare l’imminente chiusura, poi, a seguito di continue emergenze finanziarie, come socio di maggioranza. In tutto questo tempo, nonostante i diversi progetti ipotizzati e messi in campo, ho assistito al progressivo defilarsi degli altri attori e soci di questa impresa. Mi sono ritrovato, così, da solo, a sobbarcarmi di responsabilità finanziarie e anche politiche che, ad oggi, non sono più sostenibili. Lo stato patrimoniale, finanziario e gestionale del giornale era ed è molto grave”.

Restavano due strade tra cui scegliere, dice Fago, azionista di maggioranza: “Fallimento della società e conseguente chiusura de l’Unità oppure cercare una soluzione finanziaria e organizzativa che permetta al giornale di continuare a esistere per non disperdere un patrimonio culturale, politico e sociale che da novant’anni presidia gli interessi e i valori dei lavoratori e delle classi meno agiate”.

 

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