Esodati, quali prospettive con la proposta di Giovannini

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 Purtroppo il numero degli esodati continua a salire e il governo non riesce a trovare soluzioni efficaci. Intanto si lavora per concedere ai lavoratori un’uscita anticipata dal lavoro, rispetto all’attuale soglia fissata dalla legge Fornero, senza il rischio che si trovino senza lavoro e senza pensione.

La Legge di Stabilità libera risorse per Esodati

E mentre il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha annunciato: “Stiamo lavorando con il Mef per una proposta robusta dal punto di vista finanziario e giuridico alle parti sociali. L’idea è che contribuiscano tutti e tre i soggetti: i lavoratori, le imprese e lo Stato.

Stiamo pensando ad uno strumento flessibile in funzione della condizione soggettiva del lavoratore”, Cesare Damiano (Pd), presidente della commissione Lavoro della Camera, ha detto: “Ci fa piacere che il governo stia lavorando in queste ore per elaborare una proposta robusta che eviti il formarsi di nuovi esodati.

Esodati, le nuove proposte da parte del Governo

Questa dichiarazione del ministro Giovannini la stiamo aspettando da tempo. Ormai è chiaro a tutti che, nonostante una serie di interventi che hanno portato complessivamente alla salvaguardia di oltre 160 mila lavoratori rimasti senza reddito a seguito della riforma Fornero, il tema dei cosiddetti esodati non può dirsi risolto. Adesso anche il governo parla di un anticipo del pensionamento rispetto agli attuali tetti: si tratta di capire nel merito quale sarà la proposta”.

Un gruppo di ex-dipendenti di IntesaSanpaolo che fanno parte della folta schiera degli esodati, hanno inviato una lettera aperta al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini.  Molti dipendenti di IntesaSanpaolo, che si sono messi a riposo prima del 2010, oggi sono già senza reddito, cioè senza stipendio e senza assegno previdenziale, e dei sussidi che spettano ai lavoratori nel 2014 non c’è ancora traccia e, per liquidarli, il governo dovrà approvare un nuovo decreto.

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