Durante ilย primo semestre dell’anno in corso la crescita globale rimane moderata. Inoltre, essa รจ calata in confrontoย al semestre precedente, per viaย di un ulteriore rallentamento delle economie emergenti e di una debole ripresa nelle economie avanzate.
Lo si legge in un documento preparato dallo staff del Fondo Monetario Internazionale in vista dei lavori del G20 di Ankara. In un quadroย di crescente volatilitร suiย mercati finanziari, flessione dei prezzi delle materie prime, debolezzaย dei flussi di capitale in entrata e deprezzamento delle valute dei mercati emergenti, i timoriย per le prospettive sono saliti, soprattutto per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo.
La transizione della Cina verso tassi di crescita piรน bassi malgradoย in linea con le attese, sembra avere ripercussioni esterne piรน vaste di quanto previsto, come evidenziato dal calo dei prezzi delle materie prime e delle azioni. Secondo l’istituto di Washington, la frenata di Pechino ha avuto inoltre effetti negativi sui volumi del commercio globale, che si sono contratti nel secondo trimestre, mettendo in luce l’incapacitร degli investimenti di crescere come previsto. In Cina, sulla scia di una dovuta correzione nel settore delle costruzioni, gli investimenti hanno rallentato rispetto all’anno scorso ma la crescita dei consumi รจ rimasta stabile, prosegue la nota, con la contrazione delle importazioni, le esportazioni nette hanno contribuito positivamente alla crescita nonostante dati piรน deboli del previsto.
Il recente tonfo dei mercati finanziari non dovrebbe scoraggiare le autoritร cinesi a portare avanti riforme che diano ai meccanismi di mercato un ruolo piรน decisivo nell’economia, eliminino le distorsioni e rafforzino le istituzioni.