In Giappone il PIL scende ma i tassi restano invariati

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 La giornata di San Valentino, la festa degli innamorati, è stata anche la giornata della diffusione dei dati sul PIL delle maggiori economie mondiali. Il Giappone, ancora una volta, si trova sotto i riflettori. Il paese guidato oggi da Shnizo Abe, è alle prese con una politica monetaria molto importante.

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Poiché fare delle riforme strutturali nel paese è un’ipotesi remota e comunque gli interventi studiati non saranno sufficienti ad invertire la tendenza attuale, il governo, d’accordo con la Banca Centrale del Giappone, ha deciso d’insistere sulla svalutazione dello yen.

Questa situazione potrebbe riportare gli investimenti nel terreno asiatico ma la politica adottata dalla Bank of Japan, ha già molti oppositori sullo scacchiere internazionale, prima tra tutti la Germania.

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I dati sul PIL giapponese, tuttavia, non sono rassicuranti e non fanno pensare ad un allentamento di questa politica monetaria in sé molto aggressiva. Tokyo, infatti, deve fare i conti con una decrescita del PIL dello 0,4 per cento su base annua. Per questo motivo, la Bank of Japan ha pensato di mantenere invariati i tassi tra lo 0 e lo 0,1 per cento, forte del miglioramento del giudizio internazionale sulla condizione economica del paese.

In effetti il calo del PIL nel 2012, è stato inferiore a quello del 2012. Sul versante Forex, il cambio tra euro e yen resta sul livello di 125,50 e quello tra dollaro e yen sul 93,60.

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