I Giapponesi acquistano bond italiani

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 Lo spread è ritornato a livelli meno preoccupanti e  oggi anche dall’estero sembrano interessati ad acquistare i titoli di debito italiani. Infatti il differenziale tra i titoli tedeschi e  quelli di pari durata emessi dal Tesoro italiano ora è intorno a 240 punti e  ciò ha spinto un nuovo interesse da parte degli investitori italiani.

I rendimenti nel breve termine, dopo il taglio del costo del denaro fatto nell’ultima riunione dalla Banca Centrale Europea spinto al nuovo minimo storico dello 0,25%, si sono ridotti molto e la curva dei titoli più lunghi è condizionata maggiormente dalla tesi sempre più attendibile di una riduzione del tapering, il programma di aiuti da parte della Federal Reserve.

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In realtà, si tratta di una ipotesi che influenza maggiormente sui Bund, che, ritenuti asset rifugio che tendono a imitare l’andamento dei Treasuries Usa. Secondo alcuni analisti, infatti,”il grosso del movimento avviene sugli asset core, su Bund e Treasuries, e oggi i periferici vanno un pò a ruota, anche se stanno tenendo meglio”.

Più lo spread tra obbligazioni tedesche e italiane si diminuisce, più i bond emessi da Roma, diventano attraenti per gli investitori giapponesi. Gli investitori istituzionali nipponici stanno infatti acquistando titoli di Stato italiani.

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E il ministero delle Finanze di Tokyo ha comunicato che nella settimana conclusasi il 9 novembre gli investitori giapponesi sono risultati acquirenti netti di titoli obbligazionari esteri per 237,1 miliardi di yen, dopo i 276,6 miliardi di yen di shopping della settimana precedente e i 1.034 miliardi di ottobre.

 

 

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