Guida alla valorizzazione d’onore

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 Nasce il nuovo istituto mutuato dal prestito d’onore, la valorizzazione d’onore. Il Ministero della Difesa lo lancerà tra due mesi. Sarà studiato al fine di trovare collocamento a 700 beni. 650 di questi si trovano al Nord. 462, nello specifico, in Piemonte. Inizialmente si trattava di 953 immobili. Il loro futuro era quello di andare ad ingrossare le fila del federalismo demaniale. Successivamente, tali beni sono stati offerti in novembre dello scorso anno ad enti locali in virtù dell’art. 56-bis del Decreto del Fare al fine di rivitalizzare il demanio federale. Gli enti locali però hanno pensato di selezionarne solo 257, lasciando i restanti 629 in cerca di nuovi proprietari. Da qui la formula della valorizzazione d’onore per questo ‘luoghi’.Si tratta di Rifugi alpini, caserme, depositi, fortificazioni, terreni, strade, che andranno per massimo dieci anni in concessione gratuita a soggetti pubblici o privati.

La valorizzazione è una formula di prestito breve. Il bene, verrà concesso per un decennio al massimo ma per averlo occorrerà presentare un progetto di valorizzazione. Questa formula sarà maggiormente fortunata rispetto alla proposta di assegnare strutture ormai inutilizzate da parte delle Forze Armate? Gli enti pubblici sono fiduciosi.

> Guida alla valorizzazione d’onore: la concessione gratuita di strutture militari per dieci anni

La valorizzazione d’onore è contemplata in uno dei due decreti legislativi con i quali si provvede alla riorganizzazione delle forze armate. Il decreto preposto interviene a favore degli spazi che saranno disponibili successivamente alla riduzione dell’esercito. Si tratta nello specifico di una partita immobiliare ancora tutta da giocare. Nel corso degli anni saranno resi disponibili ben 432 beni: entro il 2015 saranno 188 e entro i 2019 saranno disponibili i restanti 244. In particolar modo si tratta di caserme.

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