I motivi del licenziamento per giusta causa: comportamenti scorretti nei confronti del datore di lavoro

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 Licenziamento per giusta causa: false denunce verso il datore di lavoro

Partendo dal presupposto che i lavoratori possono denunciare il loro datore di lavoro nel caso questi si renda responsabile di gravi inadempienze, la denuncia deve essere fatta solo se il lavoratore è in possesso di prove veritiere dell’accaduto.

Altrimenti, come accaduto ad un dipendente dell’inceneritore di Piacenza, potreste essere licenziati.

La Corte di Cassazione con la sentenza 7499/2013 ha infatti stabilito che le false denunce dei lavoratori – nel caso di specie avanzate in risposta a contestazioni per inadempienze fatte dal datore di lavoro – causa una lesione dell’immagine dell’azienda stessa e, quindi, apporta un danno agli interessi del datore di lavoro.

► Cos’è il licenziamento per giusta causa?

Licenziamento per giusta causa: insulti al capo

Il vostro capo ha avuto, secondo voi, un comportamento scorretto nei vostri confronti? Evitate di dire quello che pensate in una mail, soprattutto se sono presenti degli insulti.

O almeno evitate di esagerare: la sentenza della Suprema Corte n. 14995/12 ha dato ragione ad una azienda che aveva licenziato un dipendente a seguito di una mail inviata da questi al suo contenente espressioni, si legge nella sentenza, riconoscibili come diffamanti, quindi ben più gravi di quelle che potrebbero essere utilizzate anche in una situazione di stress o di disagio da parte del lavoratore.

I motivi del licenziamento per giusta causa

Rallentamento del lavoro

Infedeltà all’azienda e scarso rendimento

Mancata comunicazione delle assenze e falsi certificati

Irreperibilità e cumulo di impieghi

Rifiuto del trasferimento

Outsourcing e ridimensionamento

Comportamenti scorretti nei confronti del datore di lavoro

Uso privato degli strumenti aziendali

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