I ricchi navigatori non pagheranno le tasse

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 Mario Monti, durante il suo breve governo transitorio di un anno, ci ha consentito di familiarizzare con l’idea di equità, anche se poi l’equità portata avanti a livello teorico dall’esecutivo precedente a quello di Letta, è stata ampiamente criticata. In generale si ritiene che chi guadagna di più o ha più soldi, debba pagare una quota di tasse superiore e proporzionata alla sua ricchezza.

Il decreto Fare, però, non è sulla stessa lunghezza d’onda del sentire comune, visto che sembra aver abolito la tassa sugli yacht  notoriamente associati ad un’idea di ricchezza. Queste barche infatti sono appannaggio di VIP e persone molto ricche. Cosa dice adesso la normativa a riguardo?

Prorogato il pagamento di alcuni UNICO

Spiega che il governo ha trovato un modo per tassare i conti dei contribuenti ma ha deciso anche di dare una mano alle strutture portuali, evitando il trasferimento della flotta tricolore all’estero per motivi legati alla tassazione. Il mercato nautico italiano, infatti, avrebbe un colpo decisamente mortale.

Le spese auto del lavoratore autonomo

Proprio per questo nel decreto Fare non è stato previsto l’aumento delle tasse di possesso o di stazionamento per le imbarcazione ed è stata eliminata la tassa per le imbarcazioni che non superano i 14 metri. Sotto questa soglia, però, ci sono tantissimi mega-yacht. Per chi ha una barca tra 14 e 20 metri invece, la tassa è stata dimezzata.

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