Aumento IVA – I rincari dei prezzi previsti dalle associazioni dei consumatori

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 Con il 1 ottobre l’aliquota dell’IVA passa ufficialmente dal 21% al 22%, non essendo stato in alcun modo possibile bloccarne l’aumento per via istituzionale. Così, a partire da oggi i consumatori italiani si troveranno a fare i conti con tre diversi tipi di aliquote che gravano sui prodotti di consumo: 

> L’aliquota dell’IVA passa al 22% a partire da oggi

  • la più bassa al 4%, quella sui generi di primissima necessità
  • la media al 10%, sui prodotti che comunque beneficiano di una tassazione protetta
  • la più alta, quella generica, che sale al 22% a partire da oggi e che riguarda la maggior parte di ciò che è possibile comprare.

In definitiva, dunque, sia i consumi che i consumatori saranno parimenti colpiti dall’aumento dell’IVA. Ma quanto andranno a spendere di più all’anno i cittadini italiani in seguito a questo aumento?

Aumento Iva, dal 1° ottobre 2013 anche i carburanti saranno più cari

Hanno cercato di trovare una risposta a questa domanda le associazioni di categoria, sia quelle dei consumatori, sia quelle dei commercianti, che hanno così prospettato la situazione dei prossimi mesi per le famiglie italiane.

  • Per la Confcommercio gli italiani in seguito all’aumento dell’IVA spenderanno tra i 207 e i 349 euro in più all’anno, mentre i prezzi aumenteranno nei prossimi mesi dello 0,4%.
  • Per il Codacons gli aumenti arriveranno parimenti a 349 euro a famiglia, ma i consumi caleranno di un 3% circa nel coso del prossimo anno.
  • Per la Cgia di Mestre i rincari saranno leggermente più bassi, cioè pari a 99 euro all’anno a famiglia senza figli a carico e a 120 euro all’anno per i lavoratori dipendenti con figli.

 

 

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