Importante crescita produttiva per Stellantis a Melfi

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Arrivano buone notizie dal mondo Stellantis, soprattutto per la classe lavorativa che in questi anni รจ stata troppo spesso in bilico. Soprattutto in determinati centri di produzione sparsi nel nostro Paese, come ormai noto a tutti.

Lo stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi (PZ) si prepara a una significativa inversione di rotta, annunciando un ambizioso piano di crescita produttiva che mira a raggiungere tra le 150.000 e le 200.000 auto all’anno, in netto contrasto con le sole 17.600 prodotte nell’anno in corso. Questo aumento, ufficializzato dall’azienda ai sindacati, รจ visto come un raggio di sole per un comparto che versava in gravi difficoltร  da mesi.

Stellantis

Aumento della produzione e nuovi modelli direttamente dal mondo Stellantis

La ripartenza avrร  inizio giร  dalla prossima settimana con una salita graduale della produzione della Jeep Compass nelle versioni Bhev (elettrica a batteria) e Mhev (ibrida leggera), a cui seguirร  la versione Phev (ibrida plug-in). Il picco produttivo รจ atteso per febbraio 2026, quando si prevede di passare dall’attuale unico turno giornaliero a 15 turni settimanali.

Il programma Stellantis include anche l’avvio della produzione di due nuovi modelli, entrambi con motorizzazioni Mhev e Bhev:

DS7: con lancio previsto a giugno 2026.

Lancia Gamma: con lancio previsto a settembre 2026.

Occupazione e reazioni sindacali

Lo stabilimento conta attualmente 4.619 dipendenti. Proseguono, inoltre, le uscite volontarie incentivate, con ulteriori 100 adesioni previste entro fine anno, per raggiungere il totale di 500 stabilito nell’accordo di marzo.

I sindacati accolgono con sollievo e ottimismo l’annuncio, definendolo una “giornata di chiarezza” e un segnale positivo per l’indotto. Sebbene riconoscano la svolta, sollecitano Unione Europea, Governo e Stellantis a definire strategie chiare e risorse adeguate per la transizione dell’intero settore automotive e per la tutela dell’occupazione. Hanno richiesto, inoltre, un ampliamento dei percorsi di formazione per i lavoratori e un’equa rotazione nella cassa integrazione straordinaria.

La crisi dell’indotto e cambio al vertice

Una nota di preoccupazione rimane per le aziende satellite (l’indotto), molte delle quali in crisi a causa della scarsitร  di commesse. I sindacati chiedono a Stellantis di intervenire per sostenere queste realtร , affinchรฉ la ripartenza non riguardi solo lo stabilimento principale, ma l’intera area industriale di Melfi.

Infine, l’azienda ha ufficializzato un cambio ai vertici dello stabilimento: l’ingegnere Nicola Barbieri subentrerร  all’ingegnere Nicola Intrevado, che ha guidato la fabbrica per vent’anni. Insomma, dopo tante annate in bilico, caratterizzate da enorme preoccupazione per la classe lavorativa, il trend pare essere finalmente incoraggiante e positivo per tutti, stando agli ultimi dati forniti da Stellantis.