Incentivi e facilitazioni per le start up previste dal Decreto Lavoro

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 Con il Decreto Lavoro il Governo ha predisposto delle interessanti agevolazioni per le start up, ossia per le imprese con meno di 48 mesi di attività che abbiano come oggetto lo sviluppo, la produzione o la commercializzazione di un prodotto o un servizio ad alto contenuto tecnologico.

 Cosa sono le start up?

Aziende giovani fatte da giovani, la categoria più colpita dalla grave mancanza di lavoro in Italia, che potranno usufruire di agevolazioni e facilitazioni per dare vita, o portare avanti, la loro start up. Vediamo qui quali sono le agevolazioni previste dal Decreto Lavoro in merito a forma e obblighi societari e composizione dell’attività.

Le agevolazioni per le Start Up

La principale facilitazione che il Decreto Lavoro prevede che per le start up è l’esenzione dell’obbligo per i soci di detenzione della maggioranza delle azioni o delle quote del capitale societario per i due anni successivi alla costituzione della società. Le start up innovative, inoltre, vedranno decurtate del 15/20% le spese per ricerca e sviluppo.

► Agevolazioni fiscali per le start up previste dal Decreto Lavoro

Sul fronte occupazionale, è stata data la possibilità di aderire al regime agevolato previsto dal Decreto Lavoro per le start up alle attività che hanno almeno i  2/3 della forza lavoro complessiva (sia assunto con contratti di subordinazione che come lavoratori autonomi) in possesso di laurea magistrale e 1/3 composta da personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca con almeno tre anni di attività.

Possono aderire al regime delle start up innovative anche tutte le imprese che hanno un software originario registrato presso la Siae.

► Start up innovative: definizione, requisiti e agevolazioni previste con il Decreto Lavoro

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