Investire in obbligazioni, le prospettive per il 2014

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 Comprare Bond, nei prossimi mesi potrebbe rivelarsi più difficile rispetto al recente passato in quanto ci troveremo di fronte ad incognite diverse rispetto a prima. Tra queste le maggiori riguarderanno le decisioni sul tapering e sulle altre forme di aiuti alle economie dei Paesi occidentali e Orientali. Scendendo nello specifico la società di investimento Axa, in una analisi soppesa i vantaggi e svantaggi per ogni singola area geografica, spiegando che i rendimenti delle obbligazioni sono situate in prossimità dei valori massimi in questo periodo piuttosto che vicino ai minimi, con la crescita degli yield che delinea una maggiore fiducia sullo stato economico mondiale e le incertezze sulla politica monetaria negli Stati Uniti. Ne deriva quindi un aumento della pressione nei mercati dei bond che rende sempre più difficili le decisioni di asset allocation. Ecco le previsioni di Axa Investment managers sui prossimi mesi.

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Per quanto riguarda l’Inghilterra, sarà lo Stato dove più probabilmente si osserverà una salita dei tassi di interesse. sebbene la Banca d’Inghilterra sia al corrente di poter ottenere una disoccupazione inferiore al 7% senza dover aumentare i tassi. La probabilità di questo evento, alla luce anche dell’apprensione del Governo per un boom del settore immobiliare, gli esperti ritengono sia del 60%.
Discorso a parte per quanto concerne l’economia del paese a Stelle e Strisce che individua una possibilità del 10% solo che la Fed accresca i tassi di interesse, con l’ opinione del 100% che la banca centrale americana dia il via al tapering, arrestando l’ampliamento del proprio stato patrimoniale verso la fine dell’anno. Ciò nonostante le preoccupazioni sugli Stati Uniti derivano dalla difficoltà con cui la Fed sta tentando di fare sapere che il tapering non equivale a una stretta.

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Nei paesi dell’Eurozona, per il 2014 le probabilità di una ripresa dei tassi sono al momento nulle, mentre c’è una possibilità del 70% di un ulteriore diminuzione dei tassi valutati intorno al 30-40% di un nuovo lancio di una forma di sostegno. E’ più eventuale un altro Ltro invece che a un quantitative easing, ma certamente la Bce agirà in un modo o nell’altro.
Infine uno sguardo al lontano Giappone dove si ritiene che ci sia un’ eventualità pari a zero che la Bank of Japan concluda il quantitative easing o aumenti i tassi di interesse. Per quanto riguarda l’inflazione nel 2014 potrebbe registrare un valore del 2% ma il Paese ha necessità di speranza sulla sostenibilità della crescita e dell’inflazione, oltre a quella sul rapporto tra debito e Pi.

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