La Banca Centrale Europea non taglia il costo del denaro

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 Gli operatori nei mercati finanziari, oggi hanno tenuto l’attenzione sulle notizie provenienti dalle banche centrali di Inghilterra e di quella Europea.

La BCE prevede un periodo di bassa inflazione nel corso del 2014

Come spiega nel commento sull’andamento del mercato valutario  Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM) “Oggi è stato il grande giorno delle Banche Centrali. Ad aprire le danze ci ha pensato la Bank of England la quale, come da attese, però non ha riservato alcuna sorpresa, lasciando invariato il tasso di riferimento allo 0,50% e l’ammontare totatle del Quantitative Easing a 375 miliardi di sterline: tra due settimane ne sapremo di più con la pubblicazione delle Minute dell’MPC.

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La reazione della sterlina contro dollaro americano è stata tiepida ma ha confermato la tenuta dei fortissimi supporti; dal superamento o meno di 1,6350 dipenderà il prosismo futuro del cambio che, come tutti i rapporti che comprendono il biglietto verde, sarà ampiamente interessato dai dati sul lavoro USA. Stesso inattivismo è stato adottato dalla BCE che ha lasciato il corridoio dei tassi invariato (0, 0,25 e 0,75), ha comunicato la disponibilità ad implementare misure allentative qualora necessarie, ha confermato la forward guidance e ha stimato come ancora bassi i prossimi livelli di inflazione. Il mercato ha pesato la news in favore di un rafforzamento della moneta unica, dinamica peraltro alla quale siamo molto abituati. Il cambio Eurodollaro si è così portato via dalle aree di minimo a 1,3475 per arrivare in maniera piuttosto tecnica poco sopra 1,36 per quelli che poi potranno essere ulteriori allunghi a 1,3640/50 prima di possibili ritracciamenti, comunque dipendenti dalle fondamentali release di domani“.

 

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