La casa non è una spesa per tutte le famiglie italiane

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 L’Italia è in crisi economica e tutti gli indicatori che arrivano dal mercato fanno pensare che la situazione sia lenta a migliorare. Secondo l’ultimo rapporto della Cgil che potrebbe incidere molto sulla reputazione del nostro paese, la spesa per la casa non è sostenibile per 3 milioni di famiglie che in passato avevano acquistato un immobile in tutta tranquillità.

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Nei prossimi tre anni, secondo lo studio dell’osservatorio del sindacato, ci dovrebbero essere circa 300 mila nuclei famigliari in procinto di perdere l’abitazione. Il problema è che il costo medio di una casa, in questo momento, qualora fosse di proprietà, è di circa 1150 euro. Gli affitti sono triplicati in un decennio e in termini percentuali si racconta di un incremento del 130% o anche del 150 per cento sui contratti di nuova registrazione e sui contratti rinnovati. Il dato che più sconvolge e in qualche modo sembra nuovo, riguarda invece sfratti e pignoramenti che coinvolgono in modo particolare i giovani, in difficoltà con il pagamento del mutuo.

Vantaggi e svantaggi del pagamento dell’affitto

Il conto della crisi quindi è molto salato per 3 milioni di famiglie che non sono quelle che affollano centri benessere, località di vacanza e ristoranti. Insomma la spesa che non si può più fare non è quella per le vacanze, oppure quella per il ristorante o quella per una serie di divertimenti che pure sono stati ridotti. Adesso non si riescono a sostenere più le spese per la casa, le bollette, il mutuo e tutto quello che c’è nel mentre.

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