La crescita negli Usa e quella in Europa

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 La crisi economica mostra ancora la sua forza in Europa e meno negli Stati Uniti. Di certo, la recessione frutto della crisi globale sembra ormai superata. I Paesi più sviluppati stanno riprendendo a crescere mentre in quelli emergenti si hanno qualche rallentamento e la svalutazione delle monete.

La crescita non è uguale in tutti i Paesi. Nel confronto tra Stati Uniti ed Europa le differenze sono tante. Negli Usa il Pil è cresciuto del 3,2%, la disoccupazione è tra il 6% e il 7% ed è in calo e la fiducia dei consumatori e il livello di inflazione sono messi bene. In Europa la crescita c’è dopo la crisi ma è debole, il tasso di disoccupazione è al 12% vicino al record del 12,1% e i consumi sono bassi e c’è il rischio di deflazione.

 

L’economia americana cresce del 3,2%

 

La ripresa segue quindi dei ritmi diversi. Probabilmente la ripresa c’è negli Stati Uniti, mentre in Europa si può parlare di ripresina.

Certo in Europa la situazione non è uguale per tutti i Paesi. La Germani ha un economia migliore trainata dalle sportazioni, la Gran Bretagna e in crescita mentre i Paesi mediterranei ancora soffrono anche se manifestano i primi segni di ripresa.

La scelta della Fed di investire meno in obbligazioni potrebbe avere l’effetto di fare riprendere gli investimenti nei Paesi più sviluppati e di avere meno investimenti nei Paesi emergenti.

La maggiore ripresa degli Stati Uniti dipende anche dalla crescita della produzione industriale, che c’è anche in Europa anche se a un ritmo più leggero. In Europa manca anche una politica economica maggiormente condivisa.

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