La direzione aziendale funziona meglio con l’alternanza uomo – donna

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 Secondo una recente ricerca le aziende potrebbero trovare numerosi benefici e migliori profitti se alla propria guida ammettessero una costante alternanza tra un profilo maschile e un profilo femminile. Nuovi studi sembrano infatti suggerire che la direzione aziendale sarebbe meglio gestita se affidata, a scadenza programmata, prima ad un uomo e poi ad uno donna. 

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In alcuni paesi del mondo, del resto, il principio dell’alternanza uomo – donna alla guida di una realtà imprenditoriale viene già messo in pratica e nelle università e nei centri di formazione il dibattito sulla questione è decisamente aperto. Secondo le più accreditate teorie una produttiva alternanza tra uomo e donna potrebbe essere quella in cui un manager e una manager si scambiano i loro ruoli ogni tre anni.

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In Italia il mondo produttivo ancora non accoglie un numero sufficientemente alto di donne manager rispetto ad altri paesi del mondo, per cui la corretta applicazione di questo principio appare piuttosto difficile. In alcuni ambiti produttivi anzi il predominio maschile è piuttosto diffuso e la presenza delle donne in posizioni dirigenziali può essere garantita solo attraverso l’introduzione delle cosiddette quote rosa.

Ma anche in Italia esiste una realtà felice in cui il principio dell’alternanza uomo – donna alla guida aziendale viene già da diverso tempo osservato. Si tratta dell’azienda veneta Keyline, produttrice di chiavi e di macchine duplicatrici, che è collegata con 20 distributori nel mondo e ha più di 100 dipendenti in Italia.

Alla sua guida si alternano ogni tre anni Massimo Bianchi e Mariacristina Gribaudi, uniti nella vita privata ma anche soci nella vita professionale.

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