La disoccupazione batte un nuovo record

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 La disoccupazione in Italia ha battuto un ennesimo record, arrivando a toccare il 12.9%, ovvero lo 0.2% in più rispetto a dicembre 2013 e l’1.1% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Una percentuale così alta non si registrava nel paese da più di 35 anni, fatto, questo, che ha riportato l’attenzione del neo premier Matteo Renzi sull’argomento: con un tweet di questa mattina ha annunciato che la priorità sarà data al JobsAct.

La percentuale dei disoccupati in Italia è davvero allarmante, sia se confrontata con la media europea, che anche nel primo mese del 2014 si è fermata al 12%, sia se analizzata dal punto dei vista dei giovani italiani: la percentuale di disoccupazione giovanile, infatti, è arrivata al 42.4%, il che vuol dire che sono circa 700.000 i giovani con età compresa tra i 15 e 24 anni che non hanno un lavoro. Anche in questo caso si tratta della percentuale più alta mai registrata dal 1977, anno di inizio delle serie trimestrali dell’Istat.

 L’Italia davanti alla sfida della disoccupazione

Per i giovani nel mese di gennaio 2014 il tasso di disoccupazione è aumentato dello 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,0 punti nel confronto tendenziale. Solo la Spagna ha fatto peggio dell’Italia: nel paese iberico, infatti, la disoccupazione ha raggiunto quota 25.8%.

► Le misure per ridurre la disoccupazione giovanile

La disoccupazione non riguarda però solo i giovani e coloro che hanno dei contratti di lavoro atipici: secondo i dati dell’Istat, tra il 2008 e il 2013 hanno perso il lavoro quasi un milione di occupati a tempo indeterminato.

 

 

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