L’Italia davanti alla sfida della disoccupazione

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 Il tasso di disoccupazione in Italia è salito a un livello record nel mese di gennaio, segnalando che le aziende potrebbero non riuscire ad assumere anche dopo che l’economia è tornata a crescere nel corso dell’ultimo trimestre del 2013.

La disoccupazione è aumentata al 12,9% dal 12,7% nel mese di dicembre, un dato che era già alto, come ha mostrato l’Istat in un rapporto preliminare. Il tasso di gennaio è il più alto da quando la serie dei dati  iniziata nel primo trimestre del 1977 ed è quindi a un livello storico.

 

I punti di Renzi sulla ripresa economica

 

Il 22 febbraio Matteo Renzi ha preso il timone della nazione diventando primo ministro. Questa settimana il nuovo premier si è impegnato a rivedere il mercato del lavoro in Italia durante i suoi primi 100 giorni in carica. Il tasso di disoccupazione così alto è sicuramente una delle prime sfide che si troverà a dovere affrontare.

Per richiedere alle aziende di assumere e rilanciare la domanda interna di consumi si prevede di utilizzare circa 10 miliardi di euro attraverso i tagli alla spesa riducendo l’imposta sul reddito personale.

Eppure, tali misure possono non essere sufficienti a garantire una diminuzione della disoccupazione nel nostro Paese.

Il 25 febbraio la Commissione europea ha tagliato le sue previsioni di crescita per l’Italia, affermando che il Prodotto interno lordo (Pil) aumenterà dello 0,6% quest’anno. Nelle sue precedenti previsioni rilasciate nel mese di novembre, la Commissione prevedeva una crescita economica dello 0,7%. La Commissione europea ha anche stimato che la disoccupazione in Italia non diminuirà al 12,4% fino al 2015.

La produzione industriale italiana è scesa dello 0,2% a febbraio dopo un aumento dello 0,5% a gennaio, come ha detto Confindustria. L’Istat pubblicherà i dati sulla produzione per il mese scorso il 10 marzo.

La disoccupazione giovanile, tra le persone di età compresa tra i 15 ei 24 anni, è salita a un record del 42,4% dal 41,7% di dicembre, come ha dimostrato il rapporto dell’Istat. Questa è probabilmente la sfida ppiù importante per il governo Renzi.

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