La morsa del credit crunch stringe l’Italia del Nord più di quella del Sud

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 In Italia la situazione della crisi della liquidità non accenna a diminuire. Anzi, negli ultimi lesi la situazioni si è fatta ancora più drammatica e sono sempre meno i prestiti e i finanziamenti che vengono concessi a famiglie e imprese. Ma il fenomeno del credit crunch non colpisce dappertutto allo stesso modo. 

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Una recente indagine, compiuta dal Centro Studi di Unimpresa, e basata sui dati desunti dalla Banca d’Italia, ha infatti rilevato che in Italia, tra il 2012 e il 2013, il fenomeno del calo dei prestiti ha interessato in misura maggiore le province e le regioni del Nord Italia piuttosto che quelle del Sud.

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Secondo questi ultimi dati, infatti, tra agosto 2012 e agosto 2013 al Nord è stato possibile rilevare un calo dei prestiti alle imprese pari al 3,8%, mentre al Sud la diminuzione è stata pari al 2,4%. Su base nazionale, invece, il calo dei finanziamenti ha colpito in generale la penisola per il 3,6%.

Se si vanno invece a guardare le statistiche della concessione dei prestiti e dei finanziamenti alle famiglie, si scopre che in questo settore le banche sono più severe con le famiglie del Sud. Queste ultime hanno infatti subito un calo dei prestiti pari all’1,4% contro le famiglie del nord interessate da una diminuzione dello 0,5%.

A conti fatti, dunque, le imprese situate nel nord e nel centro Italia sono state più colpite dalla morsa del credito. Ma in generale le analisi di Unimpresa rilevano che anche associazioni no profit, onlus, compagnie di assicurazione e fondi sono stati più colpiti al Nord Italia.

 

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