La resistenza delle valute dell’Est Europa

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 Il mercato valutario è un ottimo terreno d’allenamento per chi investe in borsa o per chi vuole fare trading con le opzioni binarie. In questo periodo, poi, visti i movimenti politici di molti stati, le acque si stanno muovendo in modo da ottenere ottimi rendimenti. Abbiamo parlato non molto tempo fa del crollo della rupia rispetto al dollaro che ha gettato un po’ di ombra sull’evoluzione economica degli stati emergenti.

Mercati emergenti non più appetibili

In realtà non tutti i paesi periferici se la passano così male e a testimoniare questa affermazione ci sono i paesi dell’est europeo. A livello valutario ricordiamo che esistono realtà come quella polacca in cui c’è una forte resistenza della politica e della popolazione per l’adozione dell’euro e realtà più dinamiche come quella lettone che non rinuncerebbero mai al sentiero ormai intrapreso verso l’integrazione monetaria. La Lettonia entrerà nell’euro da gennaio 2014.

La Finlandia vuole uscire dall’euro

I dati che arrivano dagli indicatori economici dell’area euro sono chiari: le borse dell’Europa centro-orientale sono in fase crescente. L’indice Msci Eastern Europe è aumentato dell’1,2 per cento e sorprende soprattutto l’andamento di alcune valute che stanno guadagnando terreno nei confronti del dollaro. Si tratta dello zloty polacco, della corona ceca e del lev bulgaro.

Insomma la ripresa c’è ed interessa soprattutto i paesi dell’est che possono giovare di questo percorso tutto in discesa.

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