La situazione sul prezzo del gas in Europa a metà agosto 2023

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Occorre un nuovo punto della situazione per quanto concerne il prezzo del gas in Europa, in merito alla normale evoluzione dei fatti a metà agosto 2023. I prezzi del gas naturale europeo sono aumentati di quasi il 40% mercoledì scorso, poiché il potenziale di interruzione della fornitura globale di gas naturale liquefatto dall’Australia ha spaventato i commercianti scommettendo su ulteriori diminuzioni dei prezzi.

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Gli ultimi aggiornamenti sul prezzo del gas in Europa a metà agosto 2023

I prezzi sul Title Transfer Facility, il benchmark europeo, sono saliti a oltre 43 euro per megawattora, dai quasi 30 euro di martedì, toccando il punto più alto da metà giugno. L’aumento è stato innescato dalle notizie secondo cui i lavoratori di importanti impianti di GNL in Australia stavano pianificando azioni di sciopero in una lotta per una retribuzione più alta e una migliore sicurezza del lavoro, con i movimenti del mercato esacerbati da alcuni commercianti che hanno chiuso le scommesse sul calo dei prezzi del gas.

La mossa evidenzia che, nonostante i livelli di stoccaggio del gas siano in aumento vicino alla capacità nell’UE, la crisi energetica che ha sconvolto il continente per quasi due anni non è ancora finita ei mercati sono ancora nervosi per la vulnerabilità delle forniture.

Mentre le forniture australiane di GNL raramente arrivano direttamente in Europa, l’UE è diventata sempre più dipendente dai carichi globali di GNL per via marittima per sostituire le forniture russe tagliate dopo la guerra in Ucraina.

Gli analisti hanno affermato che i mercati sono rimasti diffidenti nei confronti di eventuali interruzioni della fornitura, anche se i prezzi sono sostanzialmente inferiori ai picchi della scorsa estate, quando il taglio delle forniture del gasdotto russo ha spinto il gas a livelli record superiori a 340 €/MWh.

Gli impianti di stoccaggio del gas dell’UE, fondamentali per soddisfare la domanda in inverno, sono ora pieni quasi al 90%, un livello che la Commissione europea mirava a raggiungere entro l’inizio di novembre. Alcuni commercianti si aspettano che le strutture raggiungano la piena capacità entro settembre.

Tuttavia, gli analisti di Citigroup hanno affermato che se gli scioperi australiani andassero avanti e durassero per tutto l’inverno, allora “il gas naturale europeo potrebbe evitare che il suo inventario superi i limiti di capacità di stoccaggio”.

La banca di Wall Street ha aggiunto che i prezzi europei potrebbero raddoppiare entro gennaio, raggiungendo i 62 €/MWh se gli scioperi in Australia “iniziassero presto e durassero fino all’inizio dell’inverno o oltre”. Vedremo come cambierà a settembre il prezzo del gas.

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