L’andamento altalenante dello Spread fino ai 203 punti

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 Lo Spread ha aperto il 2014 con un dato ottimo a 203 punti. L’obiettivo dei 200 punti è vicino e la storia recente dello Spread lo ha visto passare da una situazione da allarme rosso di qualche anno fa alla calma con dati al minimo di questi giorni.
Il 2013 è stato un anno di vicende politiche alterne, ma lo Spread non sembra averne risentito. Più che altro, la situazione finanziaria internazionale di lenta ripresa sembra avere influenzato maggiormente il differenziale tra Bund tedeschi e Btp a dieci anni.
Da gennaio a dicembre o Spread è passato da 300 punti a 215. Dal 2011 non si vedevano livelli così bassi, record peraltro aggiornato in questo inizio di 2014. La discesa sotto i 300 punti, dopo i momenti di paura, è avvenuta un anno fa e durante il governo Monti che aveva questo risultato come obiettivo. Lo Spread arrivò a 283 punti anche per effetto dell’accordo alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti sul “fiscal cliff”, cioè quel temuto baratro fiscale evitato in extremis.
Una situazione, quella dello Spread di un anno fa, che faceva tirare un sospiro di sollievo. Il pericolo di raggiungere il livello di marzo, con una situazione politica bloccata e lo Spread a 360 punti, era allontanato.
Con il governo Letta, lo Spread ha iniziato a scendere. Il 24 aprile Letta ha ricevuto l’incarico dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il 30 la fiducia al suo governo. Il 7 maggio lo Spread è sceso soto i 250 punti facendo registrare un -100 punti in poco più di un mese. A giugno lo Spread riprende a salire per effetto delle notizie provenienti dagli Stati Uniti, con la Fed intenzionata a cambiare la politica monetaria e farla diventare meno accomodante. Si arriva a 300 punti e poi ad agosto una nuova discesa fino a 231 punti.
 A settembre una piccola risalita a 256 punti e l’aggancio della Spagna allo stesso livello dell’Italia. Possibile rischio per il governo Letta e Spread che risale, con la Spagna stabile che ci supera. Gli ultimi periodi del 2013 sono stati caratterizzati da uno Spread stabile a 220-230 punti fino alla discesa a 215 punti a fine anno e a 203 punti a inizio anno.

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