Letta torna in Italia con le tasche piene

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 Letta al termine della sua missione di quattro giorni lascia i paesi del Golfo uno dei centri più importanti della finanza internazionale più che soddisfatto. Pagati 15,7 miliardi per i debiti della Pubblica Amministrazione

Torna in Italia con 500 milioni “in una sola tranche, subito” che giungono da Kuwait city per le aziende italiane. “Questi sono fatti, non discorsi” precisa in conferenza stampa in risponsta al “disfattismo” nazionale, alle critiche, agli attacchi, alle incitazioni a fare sempre di piu’. Il fondo sovrano di Kuwait, Kia, investirà 500 milioni di euro nel Fondo strategico italiano, la holding di Cassa depositi e prestiti che finora ha un capitale di 4,4 miliardi e punta a ottenerne fino a 7.

Altri 10 miliardi per i debiti della Pubblica Amministrazione

Da marzo, quando la firma sarà siglata ufficialmente, Kia e Fsi daranno vita ad una societa’ mista, di cui il socio italiano avra’ l’80%, per investire in aziende italiane di medie e grandi dimensioni. “E’ il segno della fiducia del Kuwait verso le aziende italiane che beneficeranno di questo sostegno, la capitalizzazione delle imprese e’ necessaria per crescita e lavoro” ha detto il presidente di Fsi Giovanni Gorno Tempini. Letta ha spiegato: “questo investimento dimostra che l’Italia e ‘ un paese affidabile, verso la cui stabilita’ si puo’ avere fiducia”. E’ una boccata di ossigeno per le aziende strangolate dal credit crunch, perche’ “i soldi non si possono cercare solo negli anfratti del bilancio italiano, possono venire anche dall’estero”. Ma arrivano dall’estero solo se, come e’ successo anche per Alitalia e per le privatizzazioni che Letta ha illustrato agli emiri, “c’e’ un messaggio di stabilita’”.  A Confindustria, Letta ha fatto notare che molti ad di aziende italiane lo hanno accompagnato in questa missione per avere l’ombrello politico ad accordi di investimento.

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