L’Ucraina chiede aiuto all’occidente e propone riforme economiche

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 Il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk ha chiesto un aiuto finanziario all’occidente e ha promesso di adottare le misure necessarie per stabilizzare un’economia afflitta dal precipitare della valuta e dal deficit di bilancio.

Il nuovo governo ucraino si impegna ottenere i cambiamenti, come ha affermato Yatsenyuk ieri a Washington durante una visita che ha incluso un incontro con il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e Fondo monetario internazionale (Fmi) Christine Lagarde.

Il Presidente dell’Ucraina ha detto: “Ci rendiamo conto perfettamente che il programma del Fmi non è una caramella dolce, ma d’altra parte il mio Paese ha un disperato bisogno di riforme vere per stabilizzare l’economia”.

 

Gli Stati Uniti sul prestito dell’Fmi all’Ucraina

 

L’Ucraina sta cercando di avere 15 miliardi di dollari di prestito del Fmi come chiave stabilizzare il Paese dopo i problemi con la Russia. L’obiettivo è quindi sbloccare gli aiuti promessi dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. La sfida di Yatsenyuk è convincere il Fmi della serietà con la quale si vuole revisionare un’economia cresciuta poco negli ultimi due anni e con un’alta corruzione.

Le buone intenzioni non bastano visto che ci sono enormi problemi nell’economia dell’Ucraina. La produzione industriale del Paese è caduta per 20 mesi di fila e ministro dell’energia Yuri Prodan ha detto che il governo deve affrontare un aumento del 37% della bolletta per il gas naturale russo. L’economia potrebbe contrarsi del 3% quest’anno, dopo non essere riuscito a crescere l’anno scorso. Il prodotto interno lordo dell’Ucraina rettificato per l’inflazione di oggi è allo stesso livello di due decenni fa, mentre quello della Romania e della Russia sono cresciuti del 60% e in Polonia del 130%.

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