Il Made in Italy non conosce crisi

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 Le aziende del lusso e della moda italiano continuano ad avanzare e non risentono della crisi che ha colpito tutti gli altri settori.

E’ la PPR (Pinault-Printemps-Redoute), la multinazionale fondata dall’imprenditore François Pinaul, che sta cercando nuove acquisizioni da fare in Italia per allargare il suo giro di affari. La PPR, che, dopo l’acquisizione del marchio Bottega Veneta, che è riuscita a portare il suo fatturato da 30 milioni a 1 miliardo di euro stimati entro la fine del 2012, vuole acquisire nuove società italiane attraverso azioni mirate sul mercato dei titoli.
L’intenzione è quella di allargare il portafogli di griffe con marchi complementari, che saranno i portabandiera, nel mondo, dell’artigianalità delle produzioni che esiste solo in Italia e non si trova in altri Paesi a cominciare dalla Francia. 
Proprio per questo sono state annunciate delle nuove Ipo previste per il 2013, sicuramente tra i marchi ci saranno Yamamay e Carpisa. Ma anche altre firme importanti del Made in Italy vedono delle ottime prospettive per il futuro.
Per primo il gruppo Peuterey, che intravede grosse prospettive di internazionalizzazione soprattutto verso la Cina, e Moncler che, dopo aver rinunciato alla quotazione in borsa nel 2011, sta intraprendendo la strada della separazione dei marchi interni in altrettante società.

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