A Madrid si abbattono le case invendute per far risalire i prezzi

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 Svolta dura nel mercato immobiliare spagnolo, che circa cinque anni fa è stato interessato dalla cosiddetta Burbuja del ladrillo, la bolla del mattone, a causa dell’alta speculazione edilizia di cui il territorio è stato vittima. Il Governo spagnolo ha infatti deciso di intraprendere un’opera di abbattimento delle abitazioni rimaste invendute per far risalire i prezzi delle altre. 

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Il mercato immobiliare spagnolo, infatti, negli ultimi anni, è passato attraverso non solo alle conseguenze della crisi economica, che ha contratto in maniera drastica la domanda, ma anche attraverso una costante svalutazione dei prezzi degli immobili, a causa dell’alto numero delle abitazioni rimaste vuote alla periferia delle grandi città.

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Si calcola che solo alla periferia di Madrid più di 800 mila case siano rimaste vuote. Per questo motivo la Sareb, la banca che in seguito alla crisi delle banche e alla speculazione edilizia ha rilevato il patrimonio immobiliare, ha preso la difficile decisione di abbattere le case rimaste invendute, almeno quelle che si trovano in uno stato di inutilizzabilità, perché rimaste non finite, in modo tale da concedere un po’ di ossigeno al mercato immobiliare e far risalire i prezzi di quelle che invece si possono già vendere.

Una simile operazione è stata già messa in pratica in Irlanda in seguito ad una delle recenti crisi del mattone che aveva investito il paese. La Sareb ha così stanziato già 103 milioni di euro per procedere alla demolizione e far partire i lavori.

 

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