Le economie periferiche di Spagna e Grecia, mostrano segnali di ripresa

 I dati che arrivano dai cosiddetti Paesi Pigs dell’euro zona sono in netto contrasto tra di loro. Da una parte infatti abbiamo le economie della Spagna e della Grecia che ricominciano a partire, e dall’altra parte l’economia dell’Italia che continua a rimanere ferma come confermato anche dal dato diffuso da Confindustria.

Rischio credito, Credit Suisse preferisce la Spagna all’Italia

 Credit Suisse ha intitolato “Scontri in periferia. Italia contro Spagna” un rapporto sulle due maggiori economie della periferia dell’Eurozona. È risaputo che la Spagna, sul proprio debito pubblico, si finanzia a costi più bassi rispetto a quelli dell’Italia: i titoli di stato spagnoli a due anni rendono lo 0,35%, quelli italiani lo 0,56%. Il Bonos decennale rende il 2,63%, il Btp italiano il 2,80%.

Edreams, viaggia verso la Borsa della Spagna

 Il sito  eDreams Odigeo è uno tra i maggiori player nel settore dei viaggi online, che opera in 42 Paesi con i marchi principali eDreams, GO Voyages, Opodo, Travellink e Liligo, ha reso noto la decisione di quotarsi sul mercato spagnolo. L’azienda ha fornito i servizi nell’anno al 31 marzo 2013 oltre 14 milioni di clienti e nei nove mesi terminati lo scorso 31 dicembre 2013 ha ottenuto un ebitda ordinario di 88,8 milioni di euro.

Flat tax sul lavoro: la Spagna agevola le aziende

 Con il benestare proveniente da Bruxelles, che ha elevato le stime di crescita sulla Spagna, e sostenuto dal giudizio di Moody’s, che intravede ormai nitidamente l’uscita dalla crisi del Paese, il premier Mariano Rajoy è entrato ieri al Parlamento di Madrid al fine di annunciare una riforma delle tasse che alleggerirà il carico fiscale per le famiglie (principalmente nelle fasce di popolazione più in difficoltà) e diminuirà di gran lunga il cuneo fiscale per le imprese che creano nuovi posti di lavoro.

A Madrid si abbattono le case invendute per far risalire i prezzi

 Svolta dura nel mercato immobiliare spagnolo, che circa cinque anni fa è stato interessato dalla cosiddetta Burbuja del ladrillo, la bolla del mattone, a causa dell’alta speculazione edilizia di cui il territorio è stato vittima. Il Governo spagnolo ha infatti deciso di intraprendere un’opera di abbattimento delle abitazioni rimaste invendute per far risalire i prezzi delle altre. 

Spread azzerato tra titoli italiani e spagnoli

 Dopo 18 mesi di inseguimento la Spagna ha raggiunto l’Italia: i titoli di stato iberici hanno adesso lo stesso valore di quelli italiani, dato che lo spread tra i due è azzerata. Il motivo principale è da trovarsi nella rinnovata instabilità politica italiana che, con un governo costantemente a rischio, non riesce a garantire un adeguato ritorno per gli investitori.

► Perché conviene acquistare Bonos

In pratica, per gli investitori internazionali non c’è differenza (sia per quanto riguarda il livello di rischio che la soglia di rendimento) tra i BTP e i Bonos, che ora hanno uno spread uguale rispetto ai titoli tedeschi: 256 punti base.

E’ fatto più che risaputo che l’Italia e la Spagna sono due tra i paesi europei che più hanno risentito della crisi, e il fatto che la Spagna abbia raggiunto l’Italia non stupisce molto gli investitori internazionali: il Belpaese aveva avuto la sua possibilità di uscire dalla crisi con l’avvento del governo Monti, ma poi i risultati non sono stati quelli sperati dagli investitori. L’Italia soffre degli stessi problemi che l’hanno portata sull’orlo del precipizio e gli investitori scappano.

Al contrario, la Spagna, nonostante il perdurare delle incertezze economiche, è riuscita a darsi un governo stabile che sta riconquistando la fiducia degli investitori internazionali.

► La tendenza europea sull’emissione di titoli di stato

L’azzeramento dello spread tra i titoli di stato italiani e quelli spagnoli è un chiaro segno della grave situazione nella quale versa ancora il paese, alla quale si aggiunge la nuova crisi di governo nata dalla questione della decadenza da parlamentare del condannato Silvio Berlusconi.

L’austerity spagnola sembra avere ragione

 Gli investitori che vogliono qualche dritta sul prossimo paese che accuserà grandemente la crisi, devono provare a leggere un interessante articolo pubblicato sul wall Street Journal e firmato da Simon Nixon. Il giornalista in questione ha dedicato molta attenzione alla situazione finanziaria del governo di Madrid.

Quando si parlerà di ripresa economica

La domanda che tutti si pongono, in queste settimane, è se la Spagna sia davvero sul viale della ripresa e se il piano di austerity promosso da Berlino ed adottato dal governo spagnolo, abbia avuto ragione sul medio periodo. L’austerity, in generale, è criticata su più fronti. Basta considerare quello che sta succedendo in Portogallo.

La Spagna ha dovuto effettuare delle riforme strutturali ed ha prediletto la strada della competitività, del taglio dei salari, al fine di raggiungere l’obiettivo della svalutazione interna senza dover mettere le mani nei tassi di cambio. Secondo Simon Nixon l’esperimento si può considerare riuscito.

Non ci sarà la bolla immobiliare

La Spagna, tra l’altro, è emblematica dal punto di vista finanziario visto che ha subito più di un colpo in periodo di crisi: ha dovuto fronteggiare la crisi del mercato immobiliare, ha dovuto rimettere in sesto le finanze di molte banche visto che il sistema creditizio ha vacillato.

I segnali oggi restituiti dal mercato, fanno pensare agli ottimisti, di essere in una fase crescente. Gli scettici, invece, prevedono l’avvio di una fase di stagnazione.