Europa alla battaglia finale tra austerità e crescita
Qual è la soluzione migliore per far uscire l’Europa dalla crisi? Se ne dibatte da tempo, ma il dilemma tra austerità e crescita sta per essere risolto.
Qual è la soluzione migliore per far uscire l’Europa dalla crisi? Se ne dibatte da tempo, ma il dilemma tra austerità e crescita sta per essere risolto.
Madrid deve rinviare la questione deficit. Il 2013 si chiuderà con un disavanzo del 6,3 per cento mentre l’obiettivo del 3% è rimandato al 2016.
Gli stati che compongono l’Unione Europea presentano oggi più che mai situazioni economiche e sociali che fanno riflettere sul grado di coesione e sulle politiche comuni da applicare.
Tra i sorvegliati speciali dell’Unione c’è la Spagna, paese sprofondato in una crisi profonda che sta minacciando la pace del paese. Austerity anche per loro, ma i tempi per il pareggio sono più lunghi.
Ancora in aumento il tasso di disoccupazione in Spagna. 6 milioni di cittadini, nel primo trimestre del 2013, risultano in cerca di un’occupazione.
In Spagna la situazione è mediamente critica ma cosa c’è da mettere a posto? Di certo alcuni settori dell’economia e della società funzionano peggio di altri.
L’evasione fiscale toglie respiro e speranze all’economia pulita. Cinque paesi dell’UE, tra cui anche l’Italia, si impegnano a combatterla con un patto.
Rajoy, coinvolto in uno scandalo di tangenti, continua a parlare degli obiettivi spagnoli per l’economia. I punti salienti del suo discorso.
L’Italia ha avuto la parte da protagonista nel programma di aiuti della Banca Centrale Europea, accaparrandosi quasi la metà dei fondi messi a disposizione.
La situazione della Spagna preoccupa, non tanto per l’analisi del passato quanto per la mancanza di prospettive future. Ecco un quadro generale.