Mario Draghi avverte che l’unione bancaria “non è la Panacea”

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 Draghi parlando al Parlamento Ue ha detto «I tassi, che abbiamo portato al loro livello storicamente più basso, resteranno bassi per un lungo periodo».
Inoltre ricordando come «le misure prese» dall’ Istituto di Francoforte e in particolare proprio  le decisioni sui tassi di interesse «hanno affrontato le distorsioni», «alleviato pressione sui finanziamenti delle aziende non finanziarie» e «aiutato le piccole e medie imprese».  E in merito all’unione bancaria ha precisato che «non è una panacea». E che « per eliminare la frammentazione finanziaria essa è necessaria ma non sufficiente» e che «le condizioni di prestito ugualitarie si ristabiliscono solo se proseguono anche riforme e consolidamento»

Per Standard&Poor’s l’outlook dell’Italia resta negativo

Parlando del rapporto deficit/Pil dell’Italia, atteso al 3% nel 2013 ha sottolineato che è sopra le stime per il «peggioramento delle condizioni economiche». La  Banca centrale europea attende anche «che nei prossimi mesi l’inflazione si attesti in prossimità dei livelli attuali», con pressioni «contenute» sui prezzi nel medio periodo.

Le caratteristiche dei contratti futures

Secondo il Financial Times, che riporta un’ intervista all’esponente dell’istituto Peter Praet, la Bce starebbe pensando di chiedere alle banche dell’Eurozona di formare un fondo in cui immettere capitali per far fronte all’esposizione in titoli di Stato, spiegando che la decisione rientra nel «tentativo di far sì che le banche più deboli non utilizzino la liquidità per acquistare debito dei Paesi più colpiti dalla crisi».

Secondo il Financial Times, la Banca centrale europea Bce starebbe mirando a rendere più stringenti «i requisiti sui bond sovrani che sono stati tradizionalmente classificati trattati come asset privi di rischio».

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