Mercati valutari, pochi scambi sul euro dollaro

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 I dati macro economici provenienti dagli Usa, mostrano una diminuzione della bilancia commerciale favorita dal dollaro debole.

Vincenzo Longo di Ig spiega l’andamento dei mercati: ” Sul fronte valutario, rimane sulla parte bassa di 1,36 il cambio Eur/Usd nonostante il rialzo azionario di oggi. Il mercato sta aspettando gli eventi che caratterizzeranno le ultime due sedute della settimana. Domani sera sarà la volta dei verbali della Fed, importanti per capire il dialogo tra i vari membri sulla decisione di dare seguito al tapering e utile anche per avere indicazioni sulla conduzione dello stesso nei prossimi mesi. Giovedì sarà la volta della Bce, dove le attenzioni saranno rivolte unicamente alla conferenza di Draghi, mentre venerdì saranno i non farm payrolls a muove il mercato.

Borsa, la discesa dello spread aiuta i listini

A Piazza Affari il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni con un rialzo dell’1,4%, a quota 19.500 punti. L’indice è tornato ai massimi registrati tra ottobre e novembre a 19.500 punti, il cui superamento aprirebbe a un accelerazione verso quota 20.000. Volano le banche, grazie al rialzo dei prezzi dei Btp. Le performance del comparto finanziario vanno dal +1,6% di Ubi al 7,8% di Banca Popolare di Milano. Bene anche l’editoria, con Mediaset che segna un +5,6%, mentre Rcs ha terminato a +7,9%.

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Tra le materie prime, in calo sia oro e petrolio. Il Wti rimane vicino ai minimi delle ultime 4 settimane dopo i dati sul deficit commerciale di novembre che hanno mostrato un calo sensibile dell’import di oro nero. Ritraccia un po’ il succo di arancia dopo che ieri il prezzo sul future con scadenza a marzo si è portato ai massimi dal 18 dicembre scorso, causa le ondate di gelo che hanno colpito la Florida.

 

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