Morgan Stanley abbassa stime del Pil italiano

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 Dopo che Fitch ha abbassato il rating del debito italiano da A- a BBB+ con outlook negativo, anche l’altra banca americana che si occupa molto di rating, la Morgan Stanley, ha deciso di ridurre la fiducia riposta fino ad ora nel paese e rivede al ribasso le stime di crescita.

Secondo Morgan Stanley, infatti, il Pil dell’Italia nel 2013 si abbasserà fino a toccare il -1,7%, contro un dato atteso dell’1,2%.

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Le motivazioni addotte dalle due banche sono pressoché uguali: lo stallo politico che si è creato nel paese dopo l’esito inconcludente delle elezioni potrebbe portare ad un ulteriore aggravarsi della recessione attualmente in corso.

L’instabilità politica probabilmente rimarrà, anche se la formazione di un governo dovesse avere successo. Questo potrebbe complicare la richiesta di un Omt, cioè un’eventuale assistenza finanziaria messa a disposizione da Ue e Bc.

Ma non basta. Infatti, secondo gli economisti della banca d’affari americana, c’è un buon 30% di probabilità che si verifichi una “paralisi politica durevole” che provocherebbe un calo del Pil previsto per il 2013 di quasi il 3%, una forte contrazione che perdurerà anche nel 2014.

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Una situazione dalla quale si può uscire solo nel caso in cui il governo che verrà formato, se verrà formato, sarà in grado di trovare un accordo su un pacchetto di riforme istituzionali, anche se le riforme economiche probabilmente saranno rinviate ulteriormente.

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