Mutui: in aumento le richieste di finanziamento per la casa

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 Riparte, lentamente, l’economia e ripartono anche le erogazioni di mutui per la prima casa, con importanti ripercussioni sull’itero settore dell’edilizia, da molti anni in crisi nera. Lo abbiamo potuto notare dal regolare deprezzamento delle abitazioni, che nel corso degli ultimi anni hanno subito una riduzione di prezzo decisamente importante. Il 2018 è l’anno migliore in cui comprare casa, soprattutto se si tratta della prima, cioè ci suggerisce mutuiperlacasa.com.

Accendere un mutuo
Finalmente anche in Italia le banche hanno ricominciato a concedere mutui ai loro clienti. Questo non significa che sia semplice ottenere un finanziamento: le regole sono ferree e non ammettono eccezioni. Per poter ottenere un muto è infatti necessario poter dimostrare di avere un reddito fisso sufficiente a coprire la rata in modo regolare e sicuro. Del resto nessuno presterebbe i propri soldi senza avere la certezza di poterli ottenere in restituzione. Occorre quindi avere un lavoro a tempo indeterminato, o comunque delle garanzie sulla possibilità di poter saldare le rate. Chi ha un lavoro a tempo determinato, o un contratto atipico, in genere può sfruttare l’aiuto di un garante, ossia di una persona con maggiori garanzie di solvibilità che si impegna a saldare le rate nel caso in cui il mutuatari non sia in grado di farlo.

Offerte di vario genere
Ogni istituto di credito propone ovviamente offerte diverse per i mutui, soprattutto nel caso in cui si intenda sfruttarli per l’acquisto della prima casa; si tratta infatti di un tipo di mutuo agevolato, per il quale si può godere di condizioni particolari, comprese delle garanzie fornite dallo Stato italiano. Oggi i tassi di interesse sono particolarmente bassi, visto che è il costo del denaro è ridotto e siamo in un periodo caratterizzato da una scarsa inflazione. Per questo motivo per molte persone potrebbe essere il momento giusto per comprare casa. Prima di decidere in quale banca accendere il muto è importante valutare le offerte disponibili, anche perché non tutte le condizioni offerte dai vari istituti di credito sono identiche tra loro. Alcune banche infatti consentono ai loro clienti di modificare le rate nel corso del tempo, di rinegoziare i tassi o di valutare proposte diverse da quella iniziale, che possono essere offerte nel corso degli anni.

La durata del mutuo
Mediamente in Italia i mutui richiesti hanno una durata di 20 anni; in effetti però il periodo di ammortamento di un mutuo può essere prolungato fino a 40 anni o anche più. Molto dipende dall’età anagrafica del contraente quando stipula il contratto di finanziamento: se è superiore ai 35 anni è improbabile che la banca gli conceda un mutuo di durata molto prolungata nel tempo. In alcuni casi conviene valutare la possibilità di rinegoziare il mutuo a metà della sua durata, in modo da ridurla in modo sensibile. Del resto tantissime persone da giovani hanno possibilità economiche di molto inferiori rispetto a quelle disponibili solo 15 o 20 anni dopo. In questi casi può essere interessante aumentare la rata mensile, per diminuire la durata del periodo di ammortamento.

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