Nuovi stress test, ci sono cinque banche italiane

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Da ieri hanno preso il via i nuovi stress test coordinati dall’autorità bancaria europea. I risultati saranno comunicati all’inizio del terzo trimestre di quest’anno.

Lo ha comunicato l’Eba, Autorità europea delle banche. In totale saranno cinquantuno gli istituti sotto la lente: costituiscono il 70% del totale degli asset bancari dell’unione europea. Tra questi cinque sono italiani: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare, Ubi.

L’esercizio di stress test comunicato dall’Autorità europea delle banche viene condotto sulla base di uno scenario economico avverso definito dall’European systemic risk board che riflette i quattro rischi sistemici che attualmente rappresentano i rischi più importanti alla stabilità del settore bancario europeo.

Si tratta di un brusca inversione dei premi di rischio globali amplificato da una bassa liquidità del mercato secondario; di deboli prospettive di redditività per banche e assicurazioni in un contesto di bassa crescita nominale in presenza di aggiustamenti incompleti dei bilanci delle banche; dell’incremento delle preoccupazioni sulla sostenibilità del debito nei settori pubblico e privato non finanziario in un contesto di bassa crescita nominale; la prospettiva di stress nel settore bancario ombra in rapida crescita amplificata da rischi di diffusione e di liquidità.

L’Eba ha deciso che per questa serie di stress test non è stata definita una soglia di capitale in quanto, dopo la fase delle ricapitalizzazioni, adesso l’obiettivo, come spiega l’autorità bancaria, “è piuttosto quello di valutare le vulnerabilità restanti e capire l’impatto di ipotetiche dinamiche di mercato avverse sulle banche”.

Lo scenario economico avverso richiede una deviazione della crescita del pil nell’Unione europea in confronto allo scenario di base. Fanno testo le stime della Commissione europea. Per quest’anno la previsione di crescita del Pil è del 2%: lo scenario avverso dell’Eba è di un Pil a -1,2% ; per il 2017 la Commissione stima 2,1% e l’Eba indica uno scenario avverso a -1,3%; per il 2018 la stima di riferimento è di 1,7% mentre lo scenario avverso Eba è +0,7%.

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