Sebbene l’ economia italiana soffra ancora dei bilanci negativi del PIL e di quelli, in picchiata, dei consumi, esistono perรฒ dei settori economici in Italia in cui si potrebbe, applicando i giusti strumenti, creare posti di lavoro, e dunque rilanciare l’ occupazione, e risparmiareย consistentiย risorse da reinvestire altrove.
A dirlo รจ ilย vice ministro per lo Sviluppo economico Antonio Catricalร , che in questi giorni ha parlato, in modo specifico, del settore del digitale. Dal settore del digitale, e dalla diffusione della banda larga in particolare potrebbero venirsi a creare, secondo il vice ministro, almeno 200 mila nuovi posti di lavoro, senza contare poi la possibilitร di smaterializzare i rapporti tra le imprese e la Pubblica Amministrazione, rapporti che oggi costano a queste ultime 15 miliardi di euro, che potrebbero cosรฌ essere investiti in altri progetti.
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Non per niente il vice ministro, che รจ in attesa della delega ufficiale alle telecomunicazioni, sa che il settore rappresenta in Italia il 2,7% del reddito nazionale e che il nostro Paese รจ ancora molto indietro nella diffusione della banda larga stessa.
>ย Settimo calo consecutivo del PIL italiano
La Banca Mondiale ha infatti stimato che un incremento della diffusione della banda larga pari al 10% genererebbe contemporaneamente un incremento dell’ 1,2% del Prodotto interno lordo.